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Pubblicata il 25/01/2023
Come un fiore di melograno
s’aprì la tua bocca
vertice del tuo virgineo desiderio

restammo a lungo silenziosi
sotto il vivido manto dell’alloro
senza mai ritrarci
dalle rispettive nostre premure

( stille d’inverni negli impluvi della memoria )

ma dischiusi gli occhi
trovai solo le impronte
ormai radicate
della mia solitudine
e della mia follia irreprimibile

…le rondini governano cieli tranquilli e cuori in subbuglio…
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Molto bella

il 27/01/2023 alle 14:43

Grazie

il 27/01/2023 alle 22:09