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Pubblicata il 18/01/2023
Addio caro mio paesello
di pace e gaudio felice ostello.

in te qual placido e sicuro nido,
non freme il turbine del mondo infìdo.

lì spira uno zefiro di pace e d’amore
che acqueta ansie, e rallegra il core.

quando riveggoti, sempre più bello
mi sembri, o placido e caro paesello.

quando riveggoti mi sento in cuore
un sentimento simile al patrio amore.

in te trascorsero dei miei verdi anni
lietissimi giorni scevri d’affanni.

allora, ch’io vederti possa ancora
e vedendoti possa cantar ognora :

“ Salve caro mio paesello,
di pace e gaudio felice ostello !”
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Bella quanto triste, amico Luigi, complimenti sinceri.

il 18/01/2023 alle 21:57

Grazie Sir, rimembri di gioventù ... Ciao

il 19/01/2023 alle 00:00

Un Addio che genera ricordi molto intensi, belli, verso i quali non si può dire mai addio. Una poetica molto bella, serena. Ciao Mandilui

il 21/01/2023 alle 02:24

Grazie cara Lucy per la tua acuta disamina. Ciao

il 21/01/2023 alle 11:18

Grazie Cloe. Un salutissimo

il 01/04/2023 alle 00:35

Molto bella, mi ricorda il mio paesino natìo e la scheggia perenne nel cuore, di noi emigranti.

il 14/05/2023 alle 12:04

Nasce dal cuore, è un sentimento simile al patrio amore. Grazie Donato dei tuoi ricordi

il 14/05/2023 alle 21:43