E' come vedere Jack Nicholson squartato dalle unghie e dai versi di Beat: bella, onirica (quest'ultima parola è dedicata a te :))
Bella la tua proposta, Nada! Grazie @ Vita vince sempre, ma il ghigno di alcune lame è così affascinante…
Più che onirica, Jim, è un’allucinazione. Per Jack Nicholson, tempo fa, avrei avuto ben altri progetti. È un po’ che non si vede…
In effetti il titolo dato dalla Poetessa a questa sua composizione “poetica” è più che illuminante...nella vita di relazione delle persone cosiddette normali si intrecciano momenti di ordinaria follia con il proseguimento delle cose di tutti i giorni...la voglia di lasciarsi andare però in alcuni momenti è notevolmente suggestiva...quelle milizie di unghie che avanzano da margini corrosi ne è la prova e quei ronzii nelle orecchie sussurrano: dai, vai, non stare indietro, mettiti in evidenza, mostra a tutti chi sei...ma poi quelle assenze che sono i vuoti della vita mai riempiti sembrano prevalere...ma quante sono?...infatti quel grido disperato sovrasta quei ronzii...ma la fortezza d’animo è più forte e le ordinarie follie vengono represse e la vita ritorna in tutta la propria bellezza...resta la consapevolezza così stupendamente scolpita su tutta la persona anche se l’ attenzione non deve mai venir meno, perché la pelle quasi un confine naturale fra lo status dell’ essere e quello accattivante dell’ ordinaria follia, in alcuni punti sembra teneramente sottile…; aliquando et insanire jucundum est.
Corry, l’autore e l’autrice si confondono. Sulla classe soprassiedono…
La seconda strofa dici, vins? Io ho il terrore di alcuni insetti. La seconda strofa è il mio incubo ricorrente.
La verità, Romeo, è che viviamo in equilibrio precario. Chi stabilisce cosa è normale e cosa è folle? Sconfinare è un attimo. Grazie per la tua analisi
Da brividi! Orrore, autolesionismo, paura, dramma, assenze, vuoti... (fino alla morte) ... e quella chiusa a tratti vampiresca o, al contrario, di pena verso se stessi. ohi ohi ohi... unica pecca in tutto questo delirio quel MI di troppo nell'ottavo verso. Ogni tanto qualcuno fa Poesia!
Il MI...sai che c'era perplessità anche dalla mia parte della tastiera. Ci sono, infatti tre versioni diverse della stessa poesia. Grazie Gabry, ti teng' dint' 'o core. Un abbraccio