Per ritrovare la via...
attaccó, nell'intraprendere
il suo viaggio alla ricerca di
se stesso, ad ogni breve
distanza, su ogni tronco
d'albero che incontrava,
la sua foto...

ma alla fine era andato così
lontano, era ormai così
stanco, che man mano
ritornava indietro,
non si riconosceva più
in quelle foto di se stesso:
"Chi è costui?" Si chiedeva,
nel guardarle sorpreso.

E velocemente
spaventato si avviava dalla
parte opposta.
E così facendo sì perdeva,
la fatica raddoppiava.
In cosa ho sbagliato?
Si chiedeva, mentre per
un attimo riprendeva fiato,
sostava.
Sentiva le forze venirgli
meno, alla fine il suo
desiderio più grande era
ritornare da dove era
partito.

La sua amata, vedendo
che non tornava, inizió
a seguire le sue foto e
sotto ogni foto di lui,
attaccava, per sicurezza,
la foto di lei.
Continuò a lungo, ma niente,
lui non c'era.
Provó a chiamarlo con quanto
fiato aveva in gola, senza
ottenere nessuna risposta,
cercando di farsi strada tra
i rami, mano a mano che
quella si faceva più fitta.

Dove sei? Pensava quasi in
un pianto, guardandosi
intorno, cominciando a
non vedere niente.
Si faceva notte, doveva
tornare, anche se affranta,
indietro, con mille pensieri
che gli facevano battere forte
il cuore.

Era già mattina, le luci
dell'alba si aprivano come
in uno sbocciare di fiori,
tra gli alberi.
Cercó di ricordare,
dapprima con fatica,
poi sempre più
nitidamente, riprese a
camminare quando...

si ritrovó di fronte ad un
albero e sotto la foto di
quello sconosciuto...

vide la foto di una donna,
di lei!
La riconobbe subito e
incominció a seguirla,
tronco dopo tronco,
foto dopo foto, nel
cuore, invece di paura,
provava un amore
immenso, che non aveva
mai provato, cosi
intensamente prima...

invece di camminare gli
sembrava di volare,
gli uccelli ripresero a cantare,
sentiva il lieve muoversi
del vento tra le foglie...
come aveva fatto prima a
non vederne la bellezza, il
suono di quel ruscello che
sembrava suonasse una
soave arpa...

e nel cercare lei, ritrovò
se stesso.