Hai ragione... infatti a me le chiese, le cattedrali e i duomi di grandi dimensioni, sfarzosi, ricchi di troppo... non sono mai piaciuti. Dammi una cappellina e sono sereno. E poi tutta quella gente che guarda, fa foto, parla, scorre per ammirarli... questi luoghi di culto detti importanti... dà un fastidio. Ancora... dammi il silenzio di una chiesina sperduta in qualche parte di mondo... beh... mi hai dato tutto! ... e nn mi stordisco affatto.
La troppa bellezza stordisce e, in questo caso, viene adoperata (a mio avviso) con il preciso scopo di accattivare, convertire, intontire, indirizzare. Una sorta di sindrome di Stendhal indotta, magari mi sbaglio. Ciao Gabry.
Certamente le opere maestose mi entusiasmano ma non mi stordiscono; do ragione a Gabry: preferisco le piccole chiese arroccate. Bravo Vincent
Le grandi chiese mi hanno sempre fatto capire che l’esistenza umana necessita di un orientamento, uno scopo, un fine, una meta. La cattedrale sta al centro della città per ricordare che quando l’umanità perde la dimensione spirituale smarrisce una parte essenziale di se stessa. Apprezzo le cattedrali come opere d'artePiù che uno stordimento sento questa magnificenza come una ostentazione della ricchezza, cosa che contrasta con il messaggio lasciato da Gesù e San Francesco. Adoro le piccole chiese dove la fede viene vissuta in maniera più intima. Saluti cari
In questo caso ho voluto estremizzare un concetto ma è indubbio che la bellezza di certe opere costituisce un patrimonio immenso dell'umanità. Buondì Ninetta.