In effetti, tutto "sembra" ai nostri occhi condizionati. Se ci sforzassimo in ogni occasione della vita di mantenere questa lucida consapevolezza, forse potremmo intravedere frammenti della Verità delle Cose. Ma tutto intorno a noi ci spinge a dimenticare e più d'ogni altra cosa la forza del pensiero collettivo a cui è difficile sottrarsi. Basti pensare al Mito della Caverna di Platone e al comportamento degli uomini costretti a guardare lo spettacolo di ombre proiettate sulla parete di fondo, nei confronti di colui che affermasse di aver scorto per un breve attimo un fuoco alle loro spalle e che illuminando misteriose forme fosse la fonte del loro mondo di ombre. In realtà, per me è molto più di un mito, è la perfetta descrizione del nostro mondo e non da ora! per cui condivido appieno questo tuo invito a "girarsi" verso la "Realtà" e la "Luce". Ciao Lucy. Un abbraccio.
Non fermarsi alle apparenze, a quel pensiero collettivo che tu indichi che ci vuole uniformare, a farci accettare tutto a priori. Sembra..." e pur si muove" che cambiò la visione del mondo, della storia. La vita una continua ricerca. Il significativo Mito della caverna di Platone, non finirò mai di stupirpi come persone, filosofi vissuti avanti Cristo potessero essere così lungimiranti, profondi, da semplici immagini arrivare a tanto, così tanto che non si finiscono mai di studiare, che affascinano...forse una capacità che si è persa nel tempo. Ciao Miraer, un abbraccio.
Io so scrivere un po' di poesia, cercando di esprimere ciò che penso, sento, ma se mi si chiedesse di spiegarle non ci riuscirei o molto poco. E in questo mi aiuti molto Miraer, continuando, approfondendo di volta in volta, a volte riavvolgendo la bobina. Io nella realtà sono conosciuta un po' come quella muta, che non sa parlare, esprimere un pensiero, che come inizio a provar a dire qualcosa mi guardano come per dire: cosa sta per dire, continuando per i fatti loro. Così ormai, anche con l'età, peggioro. Sto percorrendo un mutismo di ritorno. Su qualsiasi cosa o domanda, se non la scrivo, in realtà non so dire una parola. E non penso miglioreró con il tempo. Perciò quando dico grazie lo dico con il cuore Miraer.
La realtà non è come sembra, la grandezza è andare oltre le apparenze e questo nel mondo in cui viviamo è importantissimo, specie nei rapporti interpersonali... I tuoi versi portano sempre a belle riflessioni.Mi piace il commento di Miraer.Un abbraccio.
Condivido con Te Ninetta e mi unisco al Tuo apprezzamento per la riflessione di Miraer, un abbraccio.
Ciao Lucy, anche io mi sorprendo della profondità degli antichi filosofi, di antiche vie di saggezza sparse per il mondo e questo perché anche io come tutti, sono stato portato a credere, attraverso lunghi anni di indottrinamento scolastico e sociale a tutta una serie di assunti, che ora mi rendo conto, sono TOTALMENTE falsi, intrisi di pregiudizi e superficialità. Per me, la verità è che la nostra evoluzione collettiva, biologica e spirituale, non procede dal "meno" al "più" seguendo la curva del Tempo, ma si svolge attraverso immensi cicli non lineari. In questo momento, probabilmente, ci troviamo in uno dei periodi più oscuri che la Storia abbia mai conosciuto e l'apparente luce della Scienza, nasconde e soffoca in realtà una ben più fulgida sorgente. Lo stesso perverso potere che nei secoli ha mandato al rogo coloro che alla Fede non si uniformavano è ora dietro la "religione della Scienza", l'unica differenza è che è più mascherato. Il "Nazismo" globale è davanti ai nostri occhi, ma non lo vediamo perché non si serve più di parate infernali, scarponi chiodati e insegne di morte, ma si "veste" con giacca e cravatta (griffate)e ci racconta quello che in ultima analisi vogliamo sentirci raccontare, per non uscire dalla nostra "tana", per non mettere in discussione la nostra Descrizione del Mondo. Il mutismo di fronte alla follia, soprattutto quella strisciante del quotidiano, rispetto alla pochezza e superficialità della gran parte dei discorsi che ci ritroviamo ad ascoltare è in realtà una conquista evolutiva a livello individuale; certo il passo successivo potrebbe essere quello di aprirsi a nuovi rapporti, caratterizzati da maggiori affinità, altre "frequenze". La "solitudine consapevole" è sempre stata un trampolino per raggiugere livelli psico-spirituali altrimenti neppure immaginabili e se appunto è vissuta con coscienza, con l'età è destinata a migliorare e non peggiorare! Grazie a te della condivisione e grazie a Ninetta per l'apprezzamento. Un abbraccio.
Condivido parola per parola la tua attenta, sentita analisi. Si è un po' tutti schiavi della Cultura della certezza, ciò che non è probabile, certo, viene scartato. "Nazismo globalizzante", com'è vero Maier è mi fa un'enorme paura. Spero invece che la "solitudine consapevole" possa essere veramente un trampolino di lancio. Un affettuoso abbraccio.
