Caro Babbo Natale
quest'anno non venirmi a trovare.
Io ho già tutto ciò di cui ho bisogno.
Non servono doni da scartare, da godere,
da accantonare.
Non servono dolcetti canditi e sorrisi da servire.
Natale deve essere quello che era.
Ritrovarsi insieme, seduti ad una tavola imbandita,
l'uno accanto all'altro.
Per ripulirsi l'animo dal rimorso e dal rimpianto.
In compagnia dei propri cari, che di te sanno già tutto.
Senza aspettarsi presenti o regali
ma pronti ad abbracci concreti e sincere emozioni.
Ricordando ciò che si è vissuto insieme.
Ricordando gli assenti, che sono del frutto il seme.
Quello che è stato dato senza pretendere nulla.
Parole meravigliosamente aperte.
Una luce che brilla.
Oggi, come sarà domani e com'era ieri.
Sognatori, con zavorre cariche di pensieri.
Ridere a crepapelle di avventure mai dimenticate
e, perché no, farsi prendere dalla malinconia e da nostalgie delicate
che ci rendono ancor più simili di quel che siamo
e di quello che saremmo se avessimo il cuore
sempre pronto in una mano.
Saziando il bisogno di sentirci e di sentire.
Senza dimenticare chi è nato oggi, morto per Amore.
Caro Babbo Natale
vienimi a trovare solamente se ti senti solo.
Sali in slitta e spicca il volo.
Che le nostre voci diventino una.
E il Natale non sarà solo il giorno che si spegne la sera.