Al di là dell'umorismo, ci sono ancora tante cose da sapere, da imparare e porsi delle domande porta comunque ad una riflessione, che si può condividere o meno, a volte un po' più profonda, a volte più leggera.
No, cara Lucy, ti seguo volentieri e oltre! Desideravo soltanto evidenziare il concetto che siamo una sorta di Assemblaggio! Sono un fan della "Lego"
Ciao Lucy, leggendo quello che hai scritto mi vengono alla mente alcune considerazioni che rendono ancor più estremo il tuo discorso, il tutto sulle ali di una folle Scienza del domani o di antichissime intuizioni/esperienze ormai quasi dimenticate. Se noi in questo stesso istante ci trovassimo in un sogno e nel sogno leggessimo dei testi, ascoltassimo delle lezioni che di Astrofisica trattassero o di Filosofia, di Metafisica, acquisiremmo di certo delle informazioni relative all'ambiente in cui la nostra vita si stesse svolgendo. Se nel sogno ci trovassimo in un osservatorio o in un acceleratore di particelle, potremmo approfondire la nostra conoscenza di quel mondo onirico fino al punto di poter riconoscere delle leggi ricorrenti, e se fossimo nel ruolo di matematici, potremmo elaborare, magari, le equazioni corrispondenti. Molto probabilmente al risveglio non ricorderemmo più nel dettaglio tutte quelle informazioni, ma conserveremmo la certezza che tutte le nostre acquisizioni fossero reali e illuminanti. Oppure........... sei così sicura che quando ti troverai a leggere queste parole sul tuo computer o smartphone, vorrà inequivocabilmente significare che io esista e queste frasi abbia scritto? In un sogno, in fondo, non sarebbe necessario, basterebbe la "convinzione" che così debba essere. Cosa ci da la certezza che questa vita, con tutte le sue complessità, le sue leggi ferree, teoremi, formule, idee sia reale, nel significato più stretto che normalmente diamo a questo aggettivo? E tornando ai Quark che probabilmente di questo Sogno sono i mattoni di luce, non potrebbero essere con i loro nomi esotici, una necessità narrativa, come tutto il resto per spingere il "sognatore" a forzare i propri limiti, "leggere" nuovi capitoli della sua "Neverending Story"? Rientro in me, sempre che io esista (ho sempre più dubbi al riguardo) e ti ringrazio dello spunto di discussione. Buonanotte.
Se mi chiedi se credo che tu esista davvero Miraer, mi stai chiedendo nello stesso tempo, se credo che io esista davvero. Se tu non esistessi, io non esisterei Se io non potessi avere al risveglio, dal sogno, la coscienza di te, non avrei coscienza di me stessa. A questo punto la domanda è, credo: Esistiamo? O forse siamo frammenti, particelle, di un'unico sogno? In attesa di un'unico Risveglio? E in questo sogno a che velocità sentiamo, pensiamo. Perché tutto ha importanza e non esiste il non importante. Non si può, alle domande, che ci portano così apparentemente "fuori da noi stessi", rispondere in un'unica soluzione, ma solo attraverso una comune riflessione continua. E di questo ti ringrazio Miraer, per la tua, le tue, approfonditi analisi, che non concludono , ma proseguono, iniziano. Grazie per il tuo delicato "rientro in me". Un caro abbraccio.