PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/12/2022
Tutto parte da
quel greco "Indivisibile"
atomo.

Che poi, pur rimanendo se
stesso, nel suo essere
il non oltre più piccolo
possibile, diventa altro
e ancora altro.

Altro prima solo teorizzato,
poi in sempre più potenti,
moderni accelleratori,
misurabile, visibile.

Quark.

Che, come si evince in
qualsiasi motore di ricerca,
in fisica delle particelle, è
una particella elementare,
costituente fondamentale
della materia.

Cioè, la materia, come noi,
siamo fatti di Quark.

Incredibile.

E che i Quark, se ne
conoscono oggi sei, che
hanno diversi " sapori"...

ora, non so come vi sentite
voi, ma io, i "sapori" li avevo
rilegati in cucina...

nella mia limitatezza, dovuta
alla mancanza di una
scolastica incertezza...

in cui invece ti fanno crescere,
sin da piccoli, nella convinzione,
del tutto certo.

Quello che voglio dire o
almeno ci provo,
condivisibile o meno,
è che, secondo la mia umile
opinione...

bisognerebbe uscire
dall'insegnamento, sin da
piccoli, da una cultura della
certezza, perché di certo
non vi è poi nulla.

Bisognerebbe insegnare,
possedere, o se già c'era,
ritornare: alla cultura
dell'incertezza.

Per approfondire.

Chi dice che non
scopriranno altri Quark?

Oggi siamo, credo al
Quark top.

Bel nome vero?

E sì, perché i Quark base,
mi sembra, sono i
Quark down, dall'inglese
" giù" e i Quark up,
dall'inglese " su".

C'è da stupirsi poi, se noi
a volte ci sentiamo giù e
a volte ci sentiamo su?

Da non credersi.

Non sarebbe possibile
altrimenti.

Comunque, per tornare a noi...

oltre le particelle esistono le
antiparticelle...

gli antiquark.

E scoprii che per la scienza,
esisteva di ogni cosa, così
come della materia, il
suo " anti..."

L' antimateria, di ogni tipo
di Quark, l'antiquark.

Poi scolasticamente certa
che a comporre l'atomo
ci fossero i positivi
protoni, i neutroni privi
di ogni carica e i negativi
elettroni...

di cui mi ero nel tempo
affezionata...

scoprii che vi sono anche i
positroni...

gli antielettroni, gli
antiprotoni e così via, da far
girar la testa, a chi come
me, di tal materia, è
ignorante.

E a un certo punto,
vagando in quella parte
spirituale, colma di sentire
e di domande, che
distinguevo dalla mia parte
materica...

ecco arrivare l'antimateria.

Sconvolgente.

E che i protoni, ad esempio
contengono due Quark e...

e che...

credetemi mi sono persa.

Ora mi chiedo, nella mia
ignoranza, se per la scienza
esiste già la materia e
l'antimarteria...

la parte spirituale di noi,
cos'è, da dove, da cosa o da
chi deriva, dipende...

e "dove" infine risiede?

Perché  è pur vero che non 
la si sta immaginando.

Cioè, uscendo da un'ottica in
cui la "parte" spirituale di sé
stessi è oltre la materia...

esistendo già il suo contrario,
l'antimateria, a quale possibile
conclusione si può arrivare,
giungere?

Ammesso che ci possa essere
una possibile conclusione.

Io posso dire umilmente solo la
mia, quella che credo per me
valida, possibile.

Che è proprio la scienza, con
tutti i suoi super potenti
accelleratori ad esempio,
che conferma, per assurdo...

che la parte spirituale di noi
è e può essere, a questo
punto della conoscenza...

solo la parte più vicina a
quella divina.

Di quel nostro essere
infinitisimamente piccolo...

che è parte di quel
divino ancor più Assoluto,
dell' infinitisimamente
più Grande...

che comprende tutto.
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Ricomponi tutti i Quark e torna in te! Ah ah ah Tvb

il 22/12/2022 alle 13:58

Perché, non riesci a seguirmi? Ah, ah :-) Tvb anch'io.

il 22/12/2022 alle 14:40

Al di là dell'umorismo, ci sono ancora tante cose da sapere, da imparare e porsi delle domande porta comunque ad una riflessione, che si può condividere o meno, a volte un po' più profonda, a volte più leggera.

il 22/12/2022 alle 15:51

No, cara Lucy, ti seguo volentieri e oltre! Desideravo soltanto evidenziare il concetto che siamo una sorta di Assemblaggio! Sono un fan della "Lego"

il 22/12/2022 alle 20:53

Ah, ah, sei tremendo. Un abbraccio.

il 22/12/2022 alle 21:08

Ciao Lucy, leggendo quello che hai scritto mi vengono alla mente alcune considerazioni che rendono ancor più estremo il tuo discorso, il tutto sulle ali di una folle Scienza del domani o di antichissime intuizioni/esperienze ormai quasi dimenticate. Se noi in questo stesso istante ci trovassimo in un sogno e nel sogno leggessimo dei testi, ascoltassimo delle lezioni che di Astrofisica trattassero o di Filosofia, di Metafisica, acquisiremmo di certo delle informazioni relative all'ambiente in cui la nostra vita si stesse svolgendo. Se nel sogno ci trovassimo in un osservatorio o in un acceleratore di particelle, potremmo approfondire la nostra conoscenza di quel mondo onirico fino al punto di poter riconoscere delle leggi ricorrenti, e se fossimo nel ruolo di matematici, potremmo elaborare, magari, le equazioni corrispondenti. Molto probabilmente al risveglio non ricorderemmo più nel dettaglio tutte quelle informazioni, ma conserveremmo la certezza che tutte le nostre acquisizioni fossero reali e illuminanti. Oppure........... sei così sicura che quando ti troverai a leggere queste parole sul tuo computer o smartphone, vorrà inequivocabilmente significare che io esista e queste frasi abbia scritto? In un sogno, in fondo, non sarebbe necessario, basterebbe la "convinzione" che così debba essere. Cosa ci da la certezza che questa vita, con tutte le sue complessità, le sue leggi ferree, teoremi, formule, idee sia reale, nel significato più stretto che normalmente diamo a questo aggettivo? E tornando ai Quark che probabilmente di questo Sogno sono i mattoni di luce, non potrebbero essere con i loro nomi esotici, una necessità narrativa, come tutto il resto per spingere il "sognatore" a forzare i propri limiti, "leggere" nuovi capitoli della sua "Neverending Story"? Rientro in me, sempre che io esista (ho sempre più dubbi al riguardo) e ti ringrazio dello spunto di discussione. Buonanotte.

il 22/12/2022 alle 23:24

Se mi chiedi se credo che tu esista davvero Miraer, mi stai chiedendo nello stesso tempo, se credo che io esista davvero. Se tu non esistessi, io non esisterei Se io non potessi avere al risveglio, dal sogno, la coscienza di te, non avrei coscienza di me stessa. A questo punto la domanda è, credo: Esistiamo? O forse siamo frammenti, particelle, di un'unico sogno? In attesa di un'unico Risveglio? E in questo sogno a che velocità sentiamo, pensiamo. Perché tutto ha importanza e non esiste il non importante. Non si può, alle domande, che ci portano così apparentemente "fuori da noi stessi", rispondere in un'unica soluzione, ma solo attraverso  una comune riflessione continua. E di questo ti ringrazio Miraer, per la tua, le tue, approfonditi analisi, che non concludono , ma proseguono, iniziano. Grazie per il tuo delicato "rientro in me". Un caro abbraccio.

il 23/12/2022 alle 01:17