"L'inconsapevole paura del Divino" che ci fa aggrappare spasmodicamente alle sbarre della nostra gabbia, quando la Sua mano, dopo aver sollevato il perno che la sua porticina teneva serrata, ci invita a volar via, liberi. Siamo come quegli ergastolani che dopo tanti anni di reclusione, alla vita "là fuori" più non anelano, troppo rischiosa, troppo grande, troppo........ Ciao Lucy.
Si, Maier. Paura del Divino, che pensiamo di non provare, sentire. Ma siamo come quell'acqua che ritornano al fiume ha paura di scomparire. Pur essendo noi parte del Divino, abbiamo paura di scomparire in esso, di non essere più noi stessi. Un sincero saluto