Poesia è soprattutto illuminare concetti altrimenti inosservati! Hai creato ciò che adesso esiste nella sua magnificenza! Applausi
Le grandi e piccole soddisfazioni vengono proprio da quel creare,scritto bello e profondo.Un Saluto
Vero Sir Morris. Se poesia è far emergere dall'oblio e dal grigiore un solo , uno solo, pensiero sereno , o intimo, o rivestito di sincera sofferenza o di inni alla gioia cantati a squarciagola , anche silenziosamente, allora anche la poesia è un mantra di bellezza. Grazie per aver raccolto il mio indegno tentativo| Buona serata!
Grazie GPaolocci! Se anche per te è così, allora ci capiamo perfettamente. Umilissimamente soddisfatto, vero. E la giornata cambia. Grazie di cuore, saluti a te di buona serata!
In effetti creiamo un caos di parole o, meglio, rimodelliamo parole e fatti come tessere di un puzzle che non riusciamo a ricostruire. Eppure, in questa infinito fare e disfare chissà quanti versi che scriviamo sono stati già scritti da un altro e non lo sparemo mai. Eppure, tutto continua a scorrere in un continuum apparentemente ordinato e normale. Anche per la musica vale lo stesso: le note sono solo sette eppure quanti brani sono stati scritti e quanti sono uguali come sequenza, come ritmo, come armonia. Eppure, sono tante le possibilità che spesso non sappiamo di due brani simili. In tutto questo non siamo creatori, ma solo "modellatori" di elementi sfusi cui cerchiamo di dare una parvenza di ordine. Di sicuro, tutto questo spasmodico creare si ricompone nell'armonia dell'immagine degli ultimi versi.
Creare è in effetti un termine improprio se attribuito all'uomo, cioè portare dal nulla all'esistenza! Per i mortali che scrivono cercando con affanno e con passione le parole, io penso che sia quasi un gioco che spinge l'autore a portare all'esistenza il suo essere attraverso le parole, senza le quali sarebbe impossibile creare. Caro Bruno i tuoi testi sono sempre profondi, attuali ed impegnativi. Bellissima e tenerissima la chiusa, complimenti. Ciao...notte!
S', Azar. Non mi arrogo la qualità del creatore se non in senso poetico, lieve, distaccato dalla logica dell'ultraterreno o dell'insondabile. Io, come tutti noi, fltriamo e tessiamo tele o fila dalla massa della spiritualità in cui fluttua il nostro umanissimo sentire. E come umilissimo manovratore indegno , cerco di estrarre qualche insieme di parole in sequenza verbale e musicale o metrica, che chiamiamo versi, e mi par di realizzare , nel mio assoluto individualismo, qualcosa di "nuovo". Ecco il mio azzardato "creare". Che immagino sia condivisibile. Grazie, e buona giornata!
Non voglio essere blasfemo, Santa, ma da umilissimo bracciante parolaio esprimo con un termine abusato per ogni dove, creare, la meravigliosa sensazione che immagino provi il baco da seta quando estraendo dalle sue secrezioni mucose il prezioso fil di seta , trova riposo nel prezioso suo bozzolo. I miei bozzoli son le poesie, e la mia seta è il filo conduttore, che sconosciuto e indefinibile, ma esiste, tra pensiero-emozione-ispirazione e stesura delle parole in versi. Sempre faticoso estrarre il giusto, sempre insoddisfacente il risultato del confronto tra "partenza spirituale" del filo e la sua realizzazione finale. Grazie, per la tua gratificante dolce presenza, Santa!