In nome della "Dignità", vale la pena sacrificare un'intera vita, sfuggendo così alla palude di "silenzi" in cui sprofondano sempre più persone, timorose delle conseguenze di una semplice parola che dal loro cuore sgorghi. Molto bella. Ciao Bruno.
Sono d'accordo, Amico Bruno, si dovrebbe essere molto più coerenti tra quello che si scrive in poesia e quello che si esprime nei commenti! Inenarrabilità! Molto bene, ciao caro.
E' così, Miraer. Sempre più difficile da difendere impunemente e desueto valore, quello della dignità. E' il mondo di oggi, che sopravvive di ricordi programmi e buone o vincenti intenzioni, e di nessuna posizione che contempli la sia pur minima autocoscienza, sanguinosa ma necessaria...
I commenti per me son come le poesie cui si riferiscono, Sir Morris. Sono specchi . Le poesie dello stato d'animo degli autori, i commenti dei riflessi suscitati da esse sugli stati d'animo dei lettori. Questa è la bellezza dello scrivere e del leggere. Grazie di cuore per la tua gratificante attenta presenza!!
Appassionato appello all'umana ipocrisia. Tutto ciò che sembra a noi mortali lapalissiano per i potenti diventa quel palo che hanno negli occhi e che fingono di non vedere, perché vedere significherebbe accarezzare la coscienza pensando al bene comune! Ottimo pensiero Bruno!
Grazie Santa! Sì, è così. Un tema non originalissimo, ma forse proprio per questo causa di tante ignobili intemperanze morali fisiche politiche e sociali dei nostri giorni. Allla fine della poesia ho sbagliato nell'attribuire le pagliuzze e le travi ai loro rispettivi "curatori", e ho segnalato la cosa per ottenerne (spero) la correzione. Grazie sempre e buona giornata!