guardo un armadio intrepido
di rossore acceso
tra un languido divano
di beltà soffuso
tra memorie antiche
di lascive notti
arieggio lucernari
di solai ottusi tra
cantine e corridoi
dagli ombrosi accessi
salgo scalini offesi
dalle infangate suole
di gerarchi ottusi
inchini ormai al potere
scorro sinuosi corrimani
di liberty adornati
tra pareti oscure
e carte da parati
scrostate già dai tempi
di giovani balilla
un tempo villa avita
di umori risarcita
ora recesso ansioso
di un futuro aperto
- Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (4 voti)