Era un'onda che giungeva da lontano:
" In me si vive, senza di me si muore."
La seguiva quella successiva:
" In me si respira, senza di me si soffoca."
E poi ancora un'altra:
" In me si crea, senza di me si distrugge."
Un vento impetuoso cercava, nel frattempo,
di dividerle.
Ma loro, man mano che il vento le ingrossava,
si tenevano l'un l'altra strette, ancor più forte.
Spinte su uno scoglio che voleva distruggerle,
in uno spumeggiare d'onde, si trasformarono
in domanda:
" Si può separare un'onda da un'altra onda? "
Poi quietandosi di nuovo:
" Così la libertà non può esistere senza la
pace."
In quel procedere mai uguale:
" E la pace non può esistere senza la libertà."
Continuando nell'onda successiva:
" La libertà senza la pace non è vera libertà."
Come un suono che si propaga di onda in
onda:
" La pace senza la libertà non è vera pace."
Nell'onda che giunge infine a riva:
" È come far credere ad un bimbo, che tutto
ció che luccica sia oro."