Avevo paura
di dire ad alta voce
le disperazioni
che assediano il cuore.
Avevo paura
di gridarlo al mondo.
Paura che ritornasse indietro
e mi facesse male.
Paura di avere paura
per non avere debolezze
e al contempo
sperare di averne
per mantenere integra
intatta
la mia fragilità.
Avevo paura di tutto
perché il tutto
per me è troppo e opprimente.
A me basta un po' d'affetto
che, coltivato, crescerà amore.
Masticarlo piano
per averne sempre da gustare.
Sapere che tutti
abbiamo paure da combattere
da sconfiggere, ci unisce.
L'umanità è meglio
di ciò che riesce a dare.
Di ciò che crede di fare.
Avevo paura
di dire ad alta voce
che esiste una strada sicura
in fondo al cuore.
Ora lo so
e lo voglio gridare.