NN per consolarti ma è una sensazione comune a molti. Come dici tu si chiamano insicurezze; che si vincono ragionandoci sopra. In questi casi o ne parli con persone che, come te, ne soffrono oppure ti rivolgi ad uno psicoterapeuta che ti aiuterà e ti mostrerà come sia possibile, nella vita, vedere le cose da un'altra prospettiva! Io, le vedo dall'alto... ;)
A volte, a sprazzi, riesco a vedere le cose da un'altra prospettiva ma per le sicurezze che vado cercando, non ci sarà nessun terapeuta in grado di darmele. Bisogna accettare di vivere senza sicurezze, come fanno tutti. Ciao Gabry, beato te che ci osservi dall'alto!
Mi permetto di consigliarti la lettura di Vasilij Grossman :"Vita e destino" o "Stalingrado" ; io ho cominciato dal secondo; ti immergi nell'umanità e sparisce l'ansia l'angoscia, il male di vivere ,che accompagna molti noi. Auguri Vin.
Le cose circostanti tendono a farti apparire. Se le ignori decidi di essere. Quando decidi di essere vuol dire che sei arrivato ad un grado di consapevolezza che ti permette di accogliere le incertezze senza traumi. La vita è un’esperienza sensoriale.
Pienamente d'accordo con i precedenti commenti, spt The Beat. Su su Vincent che è necessario stare bene e poi, come farei senza il maestrino! Con affetto.
Prima di tutto ringrazio Mitri per la bella segnalazione, libri che leggerò sicuramente. Poi mi piace il pensiero di Beat, bel pensiero. Infine saluto e ringrazio Dani: sto bene perché le incertezze le riverso sulla carta, anzi sul monitor.
Ognuno ti ha dato uno stupendo consiglio, amico Vincent, il mio lo conosci già! PH è un'opportunità e dovremmo cercare di isolarla dal resto di questo maledetto WEB! Tu sei un catalizzatore e devi convincerti del tuo ruolo, proprio seguendo la consapevolezza citata da Beat! Tvb
...Caro Vincent lascia perdere “Vita e destino” e “Stalingrado” e buttati sul “Barone rampante”...
Grazie Sir, il tuo commento mi carica di energia positiva. Ciao Rom, il "Barone rampante" è un romanzo molto famoso che ho letto molti anni fa, invece i due libri sovietici non li conoscevo.
Mi sarei preoccupata se tu avessi scritto il contrario, Vincent. Finché ad agitarsi è l'umana insicurezza, vuol dire che ogni tanto due domande ce le facciamo. C'è chi campa di certezze trovate rovistandosi le tasche.
Più che altro stamane riflettevo sull'ansia: una volta che arriva poi non va più via. Sta nascosta per mesi o anni e poi torna sotto svariate forme...e poi ho scritto queste poche righe sull'insicurezza. Ciao Genz e buona serata.
Ciao Vincenzo, io penso che la tua ansia.... delusione..... paura della morte..... inadeguatezza..... siano semplicemente "perfette", il segno di un incessante lavoro che consciamente o inconsciamente stai portando avanti da tempo, magari da quando sei nato o da molto prima. Fatti "triturate" per bene, senza cercare scappatoie al dolore o anestetici prontamente forniti dal Sistema! Perché è quest'ultimo a essere malato, folle e viscidamente falso, in tutti i suoi aspetti (e non parlo solo di ciò che in questo periodo appare manifesto). E' la "normalità" il vero problema e il tuo sentire l'unica risposta sana e sensata, l'unica possibile "cura". Buona serata.
Ho suggerito due libri di un autore russo ,che non direi sovietico, perché l'umanità dei personaggi descritti descrivono molto bene i disagi di Vin., nonché nostri, che non si trovano nei grandi romanzi del novecento. Musil ,Mann, Proust descrivono un epoca ,una società non gli uomini con i loro dubbi i loro difetti. Neppure l'Ulisse di Joice mi sembra utile o accostabile a quanto hai descritto. Ciao.
Grazie mille Marco, apprezzo molto ciò che hai scritto. Ciao Mitri, infatti ho avuto un bel dubbio nello scrivere "russo" o "sovietico".
(mi dai una dritta? quando pubblichi discorsi... come fai a far venire le spaziature? io devo dividere i periodi con dei puntini; altrimenti viene tt un minestrone!) :(
L'unico escamotage che adotto è per le maiuscole, dopo il punto faccio due spazi. Per le spaziature non ho mai avuto problemi, forse il tuo, Gabry, è un problema di tastiera.
Ciao Nada e grazie. Il pessimismo da black hole per fortuna si alterna all'ottimismo e alle luci delle feste di Natale.