Nella immobile confusione dell'alba
il mondo s'apre al fato.
L'inverno
copre il tempo del suo gelo
e tutto imbianca.
Seguono, in ordine sparso,
grappoli di auto già impazzite
correre destinazioni affrante.
Donne, anime incuorate,
portare i figli a scuola.
Uomini di fresca carne
timbrare inizi di catena.
Cani randagi e gatti
padroni del niente
cercare nei pattumi
cibo e più risorse.
Luci deboli e innocenti
far da palo agli orizzonti
e ultimo ma non ultimo
io
che il mio nome persi
nei cassetti di ricordi
amati e scalzi.