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Pubblicata il 02/12/2022
Ti ricordi quando fiducioso,
mi lanciavo tra le tue braccia.
ricordi i nostri primi accordi,
mi insegnasti ogni tua traccia.
mi hai trasmesso, con il sorriso,
valori e passioni che mai ti perdi.
tornavi dall'ufficio tardi e stanco,
eppure con sacrificio giocavi con me,
come il mio miglior amico di banco.
non c'è nulla che ad altri invidio,
perché ricordo noi dentro uno stadio.
con la Reggina contro la magica,
una bella scena un po' nostalgica.
sono sessanta padre del figlio,
ora chi canta son io con orgoglio.
spero si senta il bene che voglio,
per chi ha levigato ogni mio sbaglio.
su questo foglio lascio la firma,
se guardo indietro c'è la tua orma.
spero che anche se qui ci si ferma,
tu possa ricordar che sei sempre il capitano della ciurma.
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