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Pubblicata il 16/04/2003
eccoti di nuovo in quel mondo che non riesci più a capire
contrazioni aritmiche percuotono il tuo petto
portando con se fiumi di lacrime liberatorie

a che serve quel cielo, quel mare, quel canto
se l’anima è rimasta sola ad affrontare il vortice che si apre sotto di te
che inghiotte tutto e ti fa gridare al vento

le certezze affogano nelle domande sempre più
insistenti
a chi donare i frutti della tua sapienza
o cantare le odi dei tuoi pensieri ?

il dolore è lui ora il tuo destriero
cavalcalo a briglia sciolta
fallo sbuffare, che lanci fiamme d’ira tutto intorno

e poi di corsa incontro alla tempesta
a spiccare quel salto che i tuoi occhi non possono vedere
per vincere o per avere giustizia di te

è fatta sei arrivato oltre il guado
la paura è sconfitta
ora sai che il dolore non ti è più nemico

riprendi di nuovo il tuo cammino,
sai bene che nulla ti farà del male
piu di quanto tu non abbia già provato

Moebjus Aprile 2003
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