Bellissimo addio che si traduce in realtà in un appuntamento a rivedersi. In un mondo migliore, pieno di luce. Quando lo si meriterà.
PIACIUTA, ARTù... e sono contento tu sia rientrato... era parecchio che nn ti leggevo! TT A POSTO?
Un forte desiderio di ritrovare lo stato di serenità perduto.Un abbraccio. Leggerò ancora con più calma questa poesia, mi piace e m' incuriosisce...
Grazie Gabry, era parecchio in effetti, questa è la mia casa, spero di ritornare presto, è un periodo un pò così...
Come sempre mi dai da pensare Ninetta, si, è quello che più desidero effettivamente...ti abbraccio
Dalla luce siamo venuti, alla luce ritorneremo, cosi avevo letto in un canto Andino. La tua poesia mi ha fatto pensare a questo luogo di luce dove non esiste tempo né spazio ma solo energia pura. Come si fa a tornare in questo luogo che poi è la vera fonte, l’essenza della spiritualità ?Resta…dice la tua poesia, rimani in quel mondo di luce , perché lassù sei felice, è proprio lì che voglio tornare…(è palese la tua infelicità in questo mondo cupo e oscuro).Siamo in questo nostro mondo terrestre dove è facile che la nostra anima( che è poi l’energia ) entri in uno stato di dissonanza con il corpo perché siamo noi umani che dobbiamo sviluppare il 7° senso che è poi quello che ci permette di capire e risolvere i conflitti .”La strada della luce” è un’antica meditazione andina (La colonna di luce).L’uomo è connesso profondamente alla natura da cui accumula energia. Quando l’uomo è felice , sereno, accumula energia leggera e si trova in quello stato di equilibrio , di armonia tra anima e corpo. L’energia pesante è tossica per l’uomo ma può cederla alla terra riequilibrandosi…Madre Terra si nutre di energia pesante. Ecco allora il segreto del 7° senso, quello che ci permette di vivere con gioia , tenendo lontana rabbia e frustrazioni. Questo pensiero Andino è interessante. Tutti cerchiamo la serenità che poi è un briciolo di quella immensa luce. Saluti cari.
rendere l'energia pesante alla terra è un concetto interessante e credo veritiero, in fondo a terrra si nutre di cadaveri e di ossa , ossia la parte più pesante dell'energia, perchè sempre di energia si tratta. Ma come si fa a rendere quest'energia pesante alla terra? Forse con la meditazione, che è, credo, il grande segreto che più o meno tutti i popoli, soprattutto orientali, hanno scoperto. In occidente l'energia tossica la fa da padrone, schiavi come siamo del dualismo e di una parte cerebrale troppo sviluppata, la parte emotiva, di conseguenza, è immatura e ingestibile, come un cavallo selvaggio, schiava di mille paure oppure violenta, ed ha combinato e combina i guai che ben sappiamo. I popoli andini sono stati massacrati ma la loro cultura so che era grande e molto affascinante, qualcosa, poco, ho letto anch'io. Per il resto concordo con la tua interpretazione Ninetta, questa poesia è un sogno che faccio, un appello a me stesso e ad altri a vedere e ricordare da dove veniamo, quel mondo di luce che io credo che esista, e che ci aspetta, speriamo..Grazie Ninetta, sei molto cara
un sincero complimento a ninetta per i suoi copiosi ed esaustivi interventi :)
vedi Arturo ,sogniamo tutti un mondo di luce dal quale proveniamo ,luce intesa come benessere,protezione ,felicità e contrapponiamo questa luce al buio degli esseri viventi ,buio che origina violenza,tormenti,paure...A volte penso che immaginare una vita fatta di sola luce,dove tutto è chiaro ,tutto comprensibile tutto è protezione ,sicurezza,certamente crea dentro un grande desiderio però a volte penso anche che tanta sicurezza tanta protezione tanta felicità provocherebbe alla fine noia ,perché il tutto luce ,tutto chiaro non mette in moto ,l'immaginazione , il desiderio della ricerca , ed è anche vero un mondo come quello umano di incertezza,violenza, a volte barbarie è molto più che noioso ,fa paura ...ovvio che la scelta in questo caso è obbligata e scontata ...Perché invece , visto che tutto il nostro pensare è frutto di una vita che comunque viviamo ,che ci è donata ,anziché complicarla non impariamo a cercare la luce anche nel mondo ,che è l'unica vita che abbiamo,vita terrena ovviamente ...Per la luce dell'altro mondo, se è vero che esiste ed è fatta di felicità,cioé tempo...Insomma a me francamente la mancanza di desiderare e cercare mi angoscia .Tutto è andare.Dopo il commento di Ninetta e la tua risposta a Ninetta è difficile commentare e rendersi autonomi di quei pensieri di Ninetta e tuo che comunque condivido .La poesia mi è piaciuta tanto . Abbraccio Eos
La luce senza il buio semplicemente non esisterebbe, non ci sarebbe proprio il concetto e non sarebbe verbalizzabile, le parole stesse nascono dalla dualità insita in noi e nel mondo intero quindi hai perfettamente ragione eos...Beati quelli che guardano il proprio dolore da spettatori e non si fanno coinvolgere perchè questo è il vero problema, noi ci esaltiamo nella gioia e sprofondiamo nel dolore come marionette in fondo. Ci vuole una dimensione etica a questo punto, sto leggendo VITO MANCUSO
E' partito il commento...Dicevo che sto leggendo Mancuso e lui parla proprio di questo, bisogna farla davvero cristallizzare in noi questa dimensione. La poesia non è un granchè, ricordo che fu un tentativo di salvare romanticamente l'insalvabile, oggi non la scriverei più. Grazie eos, ti abbraccio come sempre