Caro Bruno, il poeta scrive ciò che sente, a differenza del romanziere che da fondo a fantasie a volte intrise anche di verità ad eccezione delle biografie. Ciò che tu definisci lamentele non sono altro che i canti dell'anima. Un caro saluto!
Non è mai la stessa poesia, basta un grazie infinite come sto facendo io adesso, ed è tutta un'altra poesia complimenti sei un fenomeno con affetto Tonino
Invece questa rivela la tua originalità.Quindu non credo tu scriva cose noiose.
Grazie SirMorris!! Mi gratifichi e lusinghi tantissimo, Ti ringrazio di cuore!
Santa, grazie! Temo di essere ripetitivo stucchevole e , appunto, lamentoso ripetendomi all'infinito sui miei fallimenti esistenziali, Grazie di cuore per la tua, vostra insieme a quella di cui si fa testimone sopra anche SirMorris, sensibilità pazienza e comprensione! :)
Grazie amico mio Tonino! Sei tu eccezionale con la tua grandezza d'animo sorridente e sempre sempre sempre amichevole! Grazie di cuore!
Sabyr, Grazie di cuore! Il tuo commento mi rincuora mi lusinga e m'incoraggia. Anche perchè mi testimonia quelle generose gratificazioni di cui narcisisticamente ho/ho avuto/ avrò bisogno da e per sempre. Grazie infinite e buona splendida giornata!
Ciao Bruno, anche senza conoscerti, avverto in quello che scrivi, che sia poesia o commenti, qualità non particolarmente diffuse e preziose: una "sincerità sincera", una "consapevolezza consapevole", un'"umiltà umile". A proposito del bisogno di gratificazione, spesso è il motore delle nostre azioni, non solo nello scrivere poesie e tu non lo mascheri affatto, né a te stesso né agli altri. Comunque, credo che la poesia più genuina, sia quella scritta per se stessi, magari sempre "la stessa" per anni, senza aspettarsi nulla in "cambio". Buona serata.
Grazie Miraer. Mi hai commosso. Sì, io sono come sono. E no, non mi aspetto nulla in cambio, ma in ogni cosa che faccio e che scrivo , mi metto alla prova. E' sempre un piccolo o grande esame, per me, la vita e le sue evenienze. E quando mi accorgo di essere monotono o monotematico, mi avvilisco a m'avvitp. Forse per "paura" di deludere, e quindi di rimaner deluso e, appunto, di veder confermati i fallimenti che m'inchiodano l'anima. Grazie infinite per il tuo "cuore in mano" con cui mi hai commentato.