Albert Einstein diceva che il tempo è relativo e per spiegare in modo semplice questa sua affermazione quando parlava con gli amici raccontava questa storiella: pensate ad un ragazzo che si reca una sera a casa della propria ragazza per uscire con lei...lo accoglie la madre della ragazza che lo fa accomodare e gli dice che la figlia sta finendo di prepararsi e, nel frattempo, si siede accanto a lui e attacca discorso nell’ attesa...per il ragazzo in quel momento il tempo dura un’eternità e non passa mai...finalmente la ragazza arriva splendente e i due escono...il tempo per il ragazzo quando è insieme alla sua bella passa in un attimo e viene già l’ora di riportarla a casa...simpatico, vero, l’ Alberto...
Sì, è così. Il tempo è tutto dentro di noi, la relatività riguarda anche il soggetto in questione oltre che la velocità della luce. Ciao Rom e saluti anche al grande Albert, ovunque egli sia.
Purtroppo l'Alberto non ha saputo raggiungere l'assoluto e si è fermato al relativismo delle nostre percezioni. Il Tempo è un classificatore di eventi che si sviluppano in un contenitore che è lo Spazio. In questa visione, il Tempo è una conseguenza della successione degli eventi. Non parlo del Tempo fatto di secondi dove ogni secondo viene classificato come un certo numero di oscillazioni di un certo atomo (determinazione della scienza), ma del tempo senza secondi che scorre senza alcuna interruzione anche tra un infinitesimo e l'altro di un secondo. Fermare ogni evento produrrebbe lo stop del tempo, ma non è possibile fermare tutti gli eventi. Ma la riflessione che ho letto pone un dubbio: e se esistessero tempi e spazi diversi o se esistesse un punto infinitesimo di un secondo ove non è possibile misurare il tempo perchè è pari a zero? Ci penso, per ora buonanotte :)
Buongiorno Azar, mi piace aver instillato un ragionevole dubbio nella mente di un ottimo autore di Poetichouse.