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Pubblicata il 17/11/2022
Ieri sono andato a vedere la strada della miseria dove abitai da bambino e da adolescente. E' una strada stretta, lunga e bella, dove adesso abitano molti immigrati. Pakistani, marocchini, rumeni, cingalesi, ivoriani. C'è un buon odore e si respira un senso di convivialità.

Dall'altro lato ci sta la mia vecchia scuola media ormai in disuso. Il tempo sembra aver fatto un balzo enorme, quasi a dirmi: "La povertà è anche il lusso di una strada senza imbroglio. Questa gente vive e avrà nei suoi ricordi la strada dei tuoi ricordi, della tua infanzia e della tua adolescenza".

Immediatamente, son proiettato nel futuro, preceduto da un gattino che corre, spaventato dai miei passi. Quel futuro che sognavo a occhi aperti è ancora là, in attesa. Mi svuoto del mio essere e vado avanti.

Anche questo è vivere: imparare a liberarsi di qualcosa, perdere pezzi per rinnovare promesse, riconoscersi nel tempo timido viandante che, per puro caso, impaurisce un gattino in corsa verso il futuro.
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Testo molto molto bello

il 17/11/2022 alle 09:49

Ovunque alziamo gli occhi la vita va avanti, la vita va avanti perché c'è tanto e tanto amore con amicizia Tonino

il 17/11/2022 alle 10:57

Che bella...! I ricordi sono parte di noi! Ma non si vive di sole memorie e bisogna guardare al futuro. Bellissima l'immagine del gattino spaventato che lo rappresenta!

il 17/11/2022 alle 13:17

Il futuro ci ha portati lontano da quella strada. Ora sono un gatto spelacchiato che ha perduto la strada. Con tenerezza . Ciao.

il 17/11/2022 alle 17:01

Ringrazio Ametista, Tonino, Mariangela e Mitri. Un saluto a voi.

il 17/11/2022 alle 17:21

Correggo: Angelina e non Mariangela.

il 17/11/2022 alle 17:25

Liberi poeticamente i ricordi dal peso di essere passato, come una farfalla lascia nel suo volo il bozzolo. Ciao Vincent Corbo

il 17/11/2022 alle 21:38

Grazie mille Lucy, ciao e buona giornata.

il 18/11/2022 alle 07:36

Ricambio, ciao.

il 18/11/2022 alle 14:01