Sulla porta di casa,
come un bimbo
sto in attesa del padre mio
che come ogni sera,
tarda ad arrivare…
_tanta è la fatica
che deve fare_
così mamma,
ogni volta, mi dice…
_perciò abbi pazienza
ancora un po’
e vedrai che dalla curva
in sella al motorino
lui spunterà
prima come
un rosso puntolino
e poi con sorriso sul viso
appena ti vedrà
ancora una volta,
in attesa di lui_
sento in lontananza
quel tipico suono
del motore che s’avvicina
tossicchiando in curva
per poi riprendere vigore
quando il rettilineo
s’apre davanti a lui.
poi, vedo babbo
tutto infagottato
nella scura giubba del lavoro,
frenare e cambiando direzione
entrare nel cortile di casa…
non so resistere
e con le esili gambe
che gli corro incontro
felice come solo il bimbo
ch’ero, più di cinquant’anni fa.
anche adesso quel pensiero
mi pervade dentro
e mi pare di sentire
il tossicchiare del motore
dietro la curva del mio cuore.
© Saverio Chiti
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