"Un destinatario..." degno di essere chiamato un poeta. Molto bella, in immagini simbolo, che si concatenano in profondità. Ciao Miraer
Bella onirica sfumata eterea, come le emozioni sensazioni impressioni che esprimi. Destinatario? Certo, e anche tramite. Ponte attraverso il quale l'ispirazione e le sue espressioni tentano di nascere ad ogni sacrosanta parola impressa con valenza musicale e poetica. Coinvolgente.
Ciao Brunozzo. Si certo, tutti noi possiamo essere un tramite per ciò che spesso sfugge alla nostra mente razionale e analitica. Dovremmo ricordarcelo più spesso. Grazie. Buona serata.
GINNI, voglio aggiungere qualcosa in relazione al tuo appunto sulla lunghezza di molte delle mie poesie. In effetti apri una profonda riflessione su i "pro" e i "contro" di due modi diversi di esprimere la propria interiorità. Da una parte la folgorante (se ci si riesce) poesia breve che ti colpisce come uno schiaffo o una carezza, senza lasciarti il tempo di "alzare" quei filtri che sono a guardia della nostra fortezza mentale, dall'altra la poesia che attraverso la narrazione di una breve storia, cerca di evocare quella stessa risposta emotiva (nel migliore dei casi animica), sfruttando il nostro desiderio, radicato nell'infanzia, che qualcuno ci "racconti una favola". Lo scopo è lo stesso, evocare "qualcosa" che la vita quotidiana, sempre più ci impedisce di sperimentare. Devo dire che c'è stato un periodo in cui scrivevo esclusivamente poesie brevi ed erano come "mantra" che mi risuonavano nella testa o nel cuore, ora invece tendo ad essere più descrittivo, utilizzo di più la metafora per aprire la strada ai mio sentire ed eventualmente per provare a guidare il sentire di chi si trovi a leggere quello che scrivo, al di là della superfice appiccicosa delle cose. A questo proposito mi torna in mente la tua poesia "La fune"; si un filo a cui aggrapparsi, un aiuto su cui contare, una mano travestita di parole. Ciao. Buona serata.
Se posso esprimere la mia opinione Maier, qual è l'unità di misura di una poesia, la quantità di parole o la loro qualità? Perché se è la loro qualità, capacità di espressione, di sentire, di comunicare, allora non può esistere la misura della sua estensione, che sia lunga o breve. Inoltre la tua, le tue poesie, non sono mai una sola, sono due poesie in una, come le chiamo io. Una dentro l'altra o conseguente all'altra. Con stima, ciao.
Forse si potrebbe dire che le poesie "brevi" siano più adatte a chi ha una impostazione mentale di un certo tipo e quelle "non brevi" a chi è diversamente strutturato o che questa apertura o preferenza, possa variare a seconda degli stati d'animo. Chissà! Grazie Lucy60. Ricambio la stima. Ciao.