PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/11/2022
Sospeso
su invisibili correnti
che Altrove
sembravano condurmi
tutto
intorno a me
vaniva

quel mondo
che
all’Oscurità
la chiavi della Vita
ha consegnato
e al dolore di esistere
miriadi e miriadi
di luoghi
per crescere
e moltiplicarsi
sa offrire

non più costretto
da quella
perversa
gravitazione delle Ombre
che
al fondo di noi stessi
sempre
ci riconduce
libero
mi sentivo

eppure
nella proporzione inversa
al mio
ritrovato arbitrio
la tristezza
profonda si faceva

era
forse
l’esaltazione del prigioniero
che
oltrepassando
quella soglia
come tante volte immaginato
d’improvviso
in paura
si mutasse?

d’altronde
come lui
dell’Ignoto il timore avvertivo

ma ciò
verso cui
difese non avevo
erano
quegli occhi
quei malinconici occhi
che da lontano
nei miei
sembravano scavare:

folla di volti
un tempo conosciuti
che
emergendo
come spettri dolenti
dai bassifondi della Memoria
un antico patto
che
più del sangue ancora ci unisce
con forza
mi ricordavano

un altro giorno
sotto
questo cielo
mi attendeva
un altro
sguardo sul Mondo
che
tra le mie mani
le chiavi della Vita avea affidato
in me
dolorosamente
cercava
la sua strada

................................................

talvolta nello scrivere, più che il creatore di versi mi sembra di esserne il destinatario, come se una parte di me che da uno stato privilegiato mi segua, un messaggio volesse farmi arrivare: "Non farti ingannare dalle apparenze, non cedere alla lusinga di una polarità, per quanto dolce possa sembrare perdersi in essa. Le tue lacrime, ancora non hanno lavato via, tutto il dolore che il tuo errare nel Tempo ha prodotto. Come te, altre anime, impazienti attendono la propria liberazione. Ma nessuno, mai "libero" sarà, se non celebrerà fino in fondo, gli infiniti legami che al Tutto lo uniscono"
  • Attualmente 4.8/5 meriti.
4,8/5 meriti (5 voti)

"Un destinatario..." degno di essere chiamato un poeta. Molto bella, in immagini simbolo, che si concatenano in profondità. Ciao Miraer

il 12/11/2022 alle 05:17

Acuta e vibrante ma un po' lunga.

il 12/11/2022 alle 07:15

Grazie Lucy60. Ciao.

il 12/11/2022 alle 09:27

Grazie GINNI. Ciao.

il 12/11/2022 alle 09:30

Bella onirica sfumata eterea, come le emozioni sensazioni impressioni che esprimi. Destinatario? Certo, e anche tramite. Ponte attraverso il quale l'ispirazione e le sue espressioni tentano di nascere ad ogni sacrosanta parola impressa con valenza musicale e poetica. Coinvolgente.

il 12/11/2022 alle 11:36

Ciao Brunozzo. Si certo, tutti noi possiamo essere un tramite per ciò che spesso sfugge alla nostra mente razionale e analitica. Dovremmo ricordarcelo più spesso. Grazie. Buona serata.

il 12/11/2022 alle 14:46

GINNI, voglio aggiungere qualcosa in relazione al tuo appunto sulla lunghezza di molte delle mie poesie. In effetti apri una profonda riflessione su i "pro" e i "contro" di due modi diversi di esprimere la propria interiorità. Da una parte la folgorante (se ci si riesce) poesia breve che ti colpisce come uno schiaffo o una carezza, senza lasciarti il tempo di "alzare" quei filtri che sono a guardia della nostra fortezza mentale, dall'altra la poesia che attraverso la narrazione di una breve storia, cerca di evocare quella stessa risposta emotiva (nel migliore dei casi animica), sfruttando il nostro desiderio, radicato nell'infanzia, che qualcuno ci "racconti una favola". Lo scopo è lo stesso, evocare "qualcosa" che la vita quotidiana, sempre più ci impedisce di sperimentare. Devo dire che c'è stato un periodo in cui scrivevo esclusivamente poesie brevi ed erano come "mantra" che mi risuonavano nella testa o nel cuore, ora invece tendo ad essere più descrittivo, utilizzo di più la metafora per aprire la strada ai mio sentire ed eventualmente per provare a guidare il sentire di chi si trovi a leggere quello che scrivo, al di là della superfice appiccicosa delle cose. A questo proposito mi torna in mente la tua poesia "La fune"; si un filo a cui aggrapparsi, un aiuto su cui contare, una mano travestita di parole. Ciao. Buona serata.

il 12/11/2022 alle 14:55

Se posso esprimere la mia opinione Maier, qual è l'unità di misura di una poesia, la quantità di parole o la loro qualità? Perché se è la loro qualità, capacità di espressione, di sentire, di comunicare, allora non può esistere la misura della sua estensione, che sia lunga o breve. Inoltre la tua, le tue poesie, non sono mai una sola, sono due poesie in una, come le chiamo io. Una dentro l'altra o conseguente all'altra. Con stima, ciao.

il 12/11/2022 alle 20:53

Forse si potrebbe dire che le poesie "brevi" siano più adatte a chi ha una impostazione mentale di un certo tipo e quelle "non brevi" a chi è diversamente strutturato o che questa apertura o preferenza, possa variare a seconda degli stati d'animo. Chissà! Grazie Lucy60. Ricambio la stima. Ciao.

il 12/11/2022 alle 22:28