Dimmi pure le mani
al cielo, del nostro volto
unto d'un coro Si,
quando il grembo
è il tuo sguardo
nell'assenza.
il lungomare stasera,
è un coriandolo
tra i runori :
il mio passo fruga le attese
nel cassetto.
mi scrivesti
dei nibbi sui calanchi
melodiosi,
mi gridasti gli argini vinti
in quel bacio
mentre la sera,
la sera,
indossava la sottana
e i merletti viola.
ora , quest'attimo,
mi passa come un filo tenue
di pastelli tra la croce
e il tuo profilo.
tu sei la cruna
e la sabbia,
e il tempo tracima
ormai
ogni istante.
e s'accheta nel grazie
singulto e brado
e omega ed alfa
di te.
- Attualmente 4.4/5 meriti.
4,4/5 meriti (5 voti)