Ci stanno quelli delle classi sociali medie, i ricchi, gli arricchiti, i poveri sul terriccio grezzo, con le croci piantate storte.

Gli antichi mausolei di famiglie importanti, vere opere d'arte e i palazzoni lussuosi a quattro o cinque piani di quelli che possono spendere qualche eurino in più. Ovunque volti, occhi, epitaffi, piccioni, lucertole e lucertoline. Ho sempre pensato che bisognerebbe installare funicolari e scale mobili, è tutto in pendenza.

Mi rilassa, è un luogo di pace eterna dove la natura si esprime con sobria intensità. I morti sono dappertutto e sembrano voler dialogare amabilmente, se uno soffre di ansia o esaurimenti basta andare al cimitero e tutto passa.

C'è una densità che assorbe qualcosa, un'energia assorbente ma buona, un salasso di negatività che alla fine lascia indeboliti ma sereni. Strati e strati di persone che hanno vissuto, che hanno avuto figli e nipoti, medici, avvocati, ladri, incompresi. Bambini, ragazzi, anziani, sotto un cielo azzurro che ascolta la vita.

Quel piccolo, piccolissimo anelito che ci fa sperare, la bellezza degli attimi che, come campanelle, ci mostrano gli strati e le onde di paesaggi sempre diversi e meravigliosi.