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Pubblicata il 26/10/2022
sussurrando in salita soavi settenari settecenteschi tra scoscesi sentieri tra siepi di sassofrasso, scattanti scoiattoli e serpi saettanti, scivolai , sciaguratamente, sopra un sasso sporgente dal selciato, sbucciandomi seriamente una spalla e lo stinco sinistro.
sorprendentemente mi ristabilii subito e così, soddisfatto per la situazione più di una salamandra sotto il sole di settembre, mi spinsi a socializzare con una sociologa di Sciacca con la sesta di seno e un sedere strepitoso che mi aveva spedito una serie di selfies in bikini succinti e in pose scabrose e sensuali.
fu senz'altro uno choc scoprendo sui social che le foto erano di trent'anni prima e che ora la signorina era diventata una strega sfatta e sgradevole. E allora per sfogarmi entrai in un Sushi bar dove, sorbendomi un sakè mi strafogai di salmone scandinavo in salsa di soia, soglioline al sesamo, sardine al sugo di scorfano, sottofesa di sarago in salamoia e sorbetto con savoiardi al vin santo.
sazio come uno scarafaggio in un sacco di sorgo, mi stesi nella mia suite all'hotel Savoy, mi stirai le scapole, indossai una sopraveste in seta di Shangai e, sorbendomi uno splendido Sciacchetrà mi assopii guardando in tv il film Sciuscià di De Sica....alla salute!
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