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Pubblicata il 21/10/2022
Affacciandosi alla finestra
la nobildonna
scorse il bruto
intento in curva postura
a dare
al suo indomabile pennuto
libertà e oscillazione,
ella arrossì un momento
per la vergogna o l’indignazione,
ricompostasi pur maritata
gli offrì agli occhi
la movenza giocosa e maliziosa
della sua fessa
e dei suoi ragguardevoli seni,
infida e senza freni
ridacchiando
lo indusse a salire
stendendosi di fretta
sul talamo nuziale,
al cospetto della dama ormai spoglia
egli si tolse il soprabito
i calzoni e il gilet di damasco
e preso dalla gran voglia
affrettò verso di lei il proprio passo,
ma prima della virtuosa libidine dell’atto
cadde a terra in deliquio
indotto dal colpo d’un bastone,
perché al peggio non esiste soluzione…
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