PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/09/2022
Tu che prendevi una piccola pallina,
per esercitare la mano, l'aprivi, la chiudevi
lentamente per ore.
Che prendevi un block notes e poi ancora un'altro,
volevi ritornare a scrivere e scrivevi con il tuo tratto
tremulo singole lettere,  poi piano piano singole parole.
Prendevi un sillabario per imparare delle vocali,
consonanti, nuovamente il suono, che avevi nella mente
ma che non riuscivi più a pronunciare.
Tu che m'incitavi  a continuare perché a volte ti vedevo stanco.
Tu che sapevi essere maestro e con la stessa tenacia scolaro.
Tu zio a cui la vita, come a molti e in tanti modi, con una sola
parola: "ictus" , aveva tolto invece tanto.
Che mentre imparavi, m'insegnavi ogni giorno  a ricominciare,
facendo di ogni giorno un nuovo inizio.
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Bellissimo e toccante testo...fai vivere agli altri le tue sensazioni...

il 26/09/2022 alle 13:28

Grazie, sono esperienze ed emozioni che non si dimenticano. Ciao Gabriela.

il 26/09/2022 alle 13:57

Un bel testo, intenso e delicato.

il 26/09/2022 alle 16:57

Grazie

il 26/09/2022 alle 17:01

Meraviglioso omaggio per qualcuno che per te sarà sempre importante. Il mio apprezzamento ! P.S. Se ti può far piacere, dai un'occhiata alla mia d'intenti similare "Preghiera postuma". Ciao

il 30/09/2022 alle 11:30

Si, Lo sarà sempre. Grazie Mandalui per il Tuo apprezzamento ed invito, lo farò senz'altro, ciao.

il 30/09/2022 alle 15:04