Caro presidente,
le scrivo questa lettera per ringraziarla,
...e sì...
proprio lei che di guerre non ha mai fatte,
proprio lei che la fame,
la disperazione,
il dolore,
ia povertà,
la paura per se stesso e per il prossimo
non l'ha mai provata...
ho pianto giorni e giorni ripensando all'orribile morte risevata a mia figlia e mia moglie;
quella notte cascavan dal cielo mostri luminescenti che accecavan il mio quasi incredulo sguardo,
sputavan fiamme disseminando panico ovunque,
sradicavan case e monumenti come se fossero erbaccia incolta,
proprio d'innanzi a me l'esplosione che m'ha tolto ogni speranza di vita,
indescrivibile in quel momento il cumulo di frustanti sensazioni che m'hanno sommerso...
ho sensito il cuore espodere,
le gambe tremare,
lo stomaco rivoltarsi in una delle tante situazioni in cui nel panico assoluto sapevo che avrei dovuto temere il peggio;
ed ora cosa mi rimane...
non ho più nessuno,
ne un lavoro
tantomeno una casa,
forse l'unico appiglio
la mia religione.
Potrò mai perdonare voi occidentali per questo ??
Voi occidentali che per il potere,
il denaro,
la fama,
gli interessi personali
sareste disposti a sterminare intere popolazioni,
sareste disposti a vendervi l'amima al diavolo...
Francamente non so,
ma di una cosa sono convinto,
le guerre a scopo umanitario non esistono sono solo una vergognosa ed ignobile scusa,
...è vero forse noi eravamo perseguitati da un cruento regime governato da terroristi pronti a seviziarci ad ogni minima occasione,
e lo sapevamo,
ma voi,
Lei presidente,
Crede di avere in pugno il mondo intero ??
Una Vittima Qualunque