è travaso al risveglio
tra l’io del sogno
che lento si sbiadisce
e il volo dei gabbiani sulle onde
è una quiete apparente
di notte al dormiveglia
quel tremendo subbuglio
in apnea spieata
che addenta come bestia la paura
nelle tasche
zavorra radicata
un groviglio di giorni come pietre
boh… di pensieri asciutti
tramano al cuore
inganni per finire
mentre la nebbia fruga tra i capelli
a dissipare.