La mia notte si chiede ancora
se per caso, il mio giorno
somigli a questa mia notte.
la mia notte non porta consiglio
e la sua oscurità mi porta
a nascondere la necessità
di un sentimento forte, acuto,
ma privo della sostanza materiale :
il tuo amore. Ti cerco, dove sei ?
la mia notte vorrebbe che tu riposassi
nell’incavo della mia spalla,
e che io riposassi nell’incavo della tua.
la mia notte vorrebbe essere
spettatrice del mio e tuo godimento,
vederti, e vedermi fremere di piacere.
la mia notte si lamenta in silenzio,
della sua solitudine al ricordo di te.
la mia notte sa che, quello che
da ogni ordine chiamano follia,
semina disordine e disperazione.
la mia notte si nutre di echi immaginari,
essa, nel suo più recondito intimo
può farlo, io nondimeno fallisco.
sono le quattro e venti del mattino.
la mia notte è lunga, lunga,
… e mi manchi … tanto !!
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