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Pubblicata il 02/08/2022
Ricordo gli sguardi
accecanti del sole
quando mi impedivano
di guardare lontano
per scorgere
i sentieri
di erba bruciata
che tracciavano
il percorso
la natura
si presentava esattamente
come si sarebbe presentata
tremila anni fa
ha mantenuto intatte
tutte le sue caratteristiche
non si e’ evoluta
non si e’ modernizzata
non mi ha richiesto
la carta di credito
per ripararmi
dagli sguardi
maligni del sole
ne per bere
alla sua fonte...
questo vorrei dire
a quei pastori
che si sono
ritrovati a Davos
preoccupati della lana
delle loro pecore
che oramai
hanno un destino segnato
a causa dei tessuti sintetici..
la lana non serve piu’
le pecore devono
essere eliminate
ai pastori
non interessano i desideri
delle pecore
che nella loro follia
credevano
alle amache di rose
che i pastori raccontavano
nei loro comizi
nell’aria rischiarata
dalla luce della luna
i pastori sognano
la loro beatitudine
e di come occupare
i loro cani
dopo che le pecore
saranno state eliminate
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Onirod ce' una speranza per ora i recinti sembrano essere solo le citta' chissa''''.Un Salutone

il 02/08/2022 alle 11:34

Ottimo testo scritto con determinazione letteraria! Bravissimo, amico Dorino! Un abbraccio alla tua saggezza!

il 02/08/2022 alle 13:33

ciao gpao possiamo solo sperare un salutone ciao

il 03/08/2022 alle 18:37

ciao Sir sempre troppo generoso prerogativa delle anime nobili e cavalleresche che incoraggiano gli amici ciao un caro saluto

il 03/08/2022 alle 18:39

ciao clus grazie a te

il 03/08/2022 alle 18:40