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Pubblicata il 22/07/2022
Com’ogn’anno
vo’ a in’asprir
le dolce papille
col nettar che fu
di ninfee e dei...
del roseo color dell’uva
s’imprigiona il brioso mio
rallegrar dell’animo
spinto com’è alla gaiezza
che in me tutto dispone
come fu la Venere dea
al nascer dalla spuma
in quel mescer d’onde...
come Dioniso
nel mistico delirio
or sussulto
e com’ogn’anno
m’inebrio di te
che d’amor tramite
il vellutato palato
discerni in languide alcove
così vicine all’apice
del piacere mio,
l’Athena dea fe’ di me
uccellator dell’uva...
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