Spicca, da lontano, un caloroso saluto
qualche sconosciuto uccello in volo
grigie case e dietro altre case cui fan da scudo
un cane nel dovere abbaia al postino tutto solo
sul fondo alberi, capelli della terra
mentre in primo piano due uomini parlano del tempo
altri uccelli che questa volta ritornano
una canzone nell'aria abbraccia l'esistenza
dal fiume altre voci, stavolta di donne in moto continuo
immaginando antri oscuri sotto le gonne, tra le gambe
quanto fantasticavo da ingenuo ragazzino
quanto sudava la mia moralità imberbe
la strada dissestata che taglia di netto il paese
fiori sui balconi, pomodori e basilico
poche macchine che raggiungono le altre a passo breve
biciclette coi sacchetti della spesa in bilico
una volpe che dal bosco osserva incuriosita
nomi di vie di gente mai dimenticata dalla storia
ritornerò a dare confidenza alla mia vita
mentre il mio caffè, ormai, s'è raffreddato in gloria.
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