Non distrarti
ascolta questo stridor
di giornali
che come un pianto
sommesso
sembrano flauti
di arcana memoria
riconducono ai tempi
in cui le Tiadi
danzavano sulla strada
verso il santuario
di Apollo
tracciato da alti
pioppi neri
nei quali gia’
si potevano riconoscere
le figlie del sole
non star nascosto
dietro la finestra
dove spiriti inquieti
nascondono
lacrime antiche
non frequentare
le strade
dove vige il dissenso
e la controinformazione
di chi rimpiange
d’ avere creduto
a parole
che non uscivan
dal cuore
dopo essere
stato coperto
con spezie d’oriente
le menadi ti offersero
al Dio Transumano
per perderti in cieli
di scienza e di tecnica
con voli plananti
in sentieri
a te sconosciuti
quando l’idea
ti arrivo’ improvvisa
come un dardo
che fende la notte
in quell’attimo
ti sei redento
non ti opponi piu’
al trascorrere del tempo
e hai accettato
l’eterno ritorno
dell’uguale
rifiutando la maledizione
del cambiamento