Giunco sottile spudorato e casto narciso mai sazio in questo specchio come i salici di pianto. rubi con fiumi di parole alla venditrice di fiori sui ponti ricamati ciclamini rosaviola e gioiosa me li porgi. oh eternità inchinati alla bellezza del suo tempo! se fosse conchiglia mi offrirebbe il mare.
Quand'ero piccolo, mio padre mi parlava sempre di questa città perché era stato in guerra. Ne era letteralmente innamorato, e ora leggendo i tuoi versi mi tornano in mente quei racconti.