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Pubblicata il 26/06/2022
Giunco sottile
spudorato e casto
narciso mai sazio
in questo specchio
come i salici di pianto.
rubi con fiumi di parole
alla venditrice di fiori
sui ponti ricamati
ciclamini rosaviola
e gioiosa me li porgi.
oh eternità inchinati
alla bellezza del suo tempo!
se fosse conchiglia
mi offrirebbe il mare.
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Quand'ero piccolo, mio padre mi parlava sempre di questa città perché era stato in guerra. Ne era letteralmente innamorato, e ora leggendo i tuoi versi mi tornano in mente quei racconti.

il 27/06/2022 alle 08:47

Molto bella !

il 27/06/2022 alle 11:39

Quanta serenità e quanta pace bravissimo Alcide Tonino

il 27/06/2022 alle 11:47