s’allentano le stringhe
e il piede si divarica leggermente,
(La postura rimane eretta)
l’imbarazzo del passo
s’infervora nell’occhio chiuso
e nei sensi contraddittori.
(La postura necessita di rimanere eretta)
s’accampano ombre e risa sotto il siliquastro in fiore
l’indovino miete predizioni farlocche
l’inciampo del vento scioglie grovigli di sabbia
il dannato fugge verso le prode desertiche…
ma a poca distanza dal caseggiato io mi fletto
elemosinando solo vuoti e abissi infiniti
questo componimento(chiamiamolo così), è partito stamani da una scarpa slacciata…non giudicatemi male…
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