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Pubblicata il 29/05/2022
L'ipotesi del Big Bang suscita curiosità. Per ciò che nell'enunciato non è enunciato.
Essa dimostra che il "tutto", concentrato pressoché in un "nulla", iniziò improvvisamente a proiettarsi velocemente in ogni direzione. Quasi che la volontà di una Pandora di passaggio avesse avuto il sopravvento su di un indolente stato di inerzia preesistente.
I molteplici effetti del fatto sono ancora in corso. Ed è stato appurato anche il momento temporale in cui l'evento accadde.
Ora, oltre a voler sapere le possibili cause scatenanti e le eventuali finalità di tale cataclisma primordiale, mi piacerebbe conoscerne anche qualche antefatto.
Senza tirare in ballo la possibile presenza di un deus ex machina, mi chiedo, ad esempio, che origine possa aver avuto l'agglomerato iniziale.
Ma non ho alcuna competenza in discipline che possono concernere la questione in oggetto e quindi non mi azzardo ad abbozzare io stesso qualche modesto pensiero su fatti antecedenti l'accaduto, anche perché quanto andrei a dire, oltre a prescindere da qualsiasi concetto o riferibilità di spazio e tempo, potrebbe anche essere in contrasto col noto principio secondo cui nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
E oltretutto le mie notazioni potrebbero forse sembrare solo il tentativo sempliciotto, di taglio materialistico, per darmi delle risposte; quasi goffo quanto il tirar granelli di sabbia, in condizione frustrante di impotenza, al vetro oscurato e temperato di una finestra che non vuol saperne di aprirsi per mostrare l'interno.
Ma almeno questa semplice considerazione la voglio fare: ponendo che il "tutto", prima di esplodere, fosse "concentrato" già da tempo, si potrebbe immaginare che un "non so che" di speciale, in un momento speciale e forse in un luogo altrettanto speciale, abbia fatto sì che venisse interrotto un imperturbabile stato di totale impassibilità, dando il via ad un nuovo corso della storia.
E dicendo ciò mi viene da pormi automaticamente altre domande conseguenti, ma mi fermo qui perché potrebbe innescarsi un profluvio a catena di quesiti irrisolvibili. 
Ma mi piacerebbe conoscere i futuri sviluppi cognitivi sul retroscena del grande botto; se non altro perché, seppure in modo difficoltosamente riconducibile ai fatti in oggetto, ritengo comunque di essere un po' più di un infinitesimo risvolto di tale storia.
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Molto bene, mio caro amico Ben! La pensiamo allo stesso modo e per dimostrartelo ti svelo qualcosa che ho posto a poche persone riguardo alla risposta che in teoria dovrebbe placare la tua domanda sull'origine che possa aver avuto l'agglomerato iniziale e cioè che andrebbe attribuita a Dio, ebbene: chi o cosa ha creato, a sua volta, Dio? Un abbraccio!

il 29/05/2022 alle 11:24

Secondo me fermo restando la teoria del big ben poi è solo una questione di abiogenesi. Credere o no ad un Essere Superiore appartiene alla filosofia ed è Fede o meno. Un saluto.

il 29/05/2022 alle 11:39

Dovunque il guardo giro,/ immenso Dio, ti vedo:/ nell'opre tue t'ammiro,/ ti riconosco in me. / Caro Ben non posso fare altro che citarti i versetti del Metastasio...per il resto, forse, post mortem ne sapremo un po’ di più...forse...

il 29/05/2022 alle 11:40

Grazie a voi per i commenti. Inizio a rispondere a Dani. Ti do del tu (c'est plus facile) e ti ringrazio per avermi attribuito la teoria del big Ben. A parte gli scherzi, l'abiogenesi ( ne ho cercato il significato) sostiene che la sostanza vivente ha avuto origine da materie inorganiche. Per carità, ipotesi plausibilissima. Ma che sposta solo la messa a fuoco sulla questione, non indicando l'origine delle materie inorganiche. Poi su Essere Superiore e Fede preferisco sorvolare, visto quanto è successo e tutt'ora succede in loro nome. Per la filosofia non sono ferrato. Ciao.

il 29/05/2022 alle 12:59

Maurizio e Romeo, vi rispondo con calma dopo pranzo.

il 29/05/2022 alle 13:00

Certo, è che l'argomento è talmente vasto che risulta quasi riduttivo affrontarlo in poche battute di commenti, cmq contenta di averti letto Ben!

il 29/05/2022 alle 13:57

L’origine del tutto? Nei miei viaggi mentali ho sempre cercato di darmi delle risposte. Siamo sempre in contrapposizione tra religione e scienza. Anche l’origine dell’uomo non è chiara, indubbiamente noi siamo stati concepiti altrove, quindi la parola terrestre è fuorviante. Nell’antichità ci sono alcune risposte, nell’antico Egitto, nei sumeri, negli aztechi, nei Maya, c’è di più di quel che si pensa. Può un’esplosione aver dato l’origine ad ogni forma di vita, terrestre e aliena? Oltre la nostra galassia cosa potrebbe esserci? Avremmo mai risposte? O basterà aspettare la nostra dipartita per capire?

il 29/05/2022 alle 14:07

E vengo a te, Monsieur Maurice. Premesso che nel testo di "Alla fiera dell'est" di Branduardi c'è la sintesi esemplare della piega che i nostri discorsi potrebbero ad un certo punto iniziare a prendere di questo passo, ti dico comunque che anch'io mi ero già fatto la domanda conclusiva del tuo commento. Nel mio precedente testo "Biliardi di bilioni" ho sostanzianzialme espresso quanto esposto in quest'altro mio attuale, arrivando in modo metaforico quasi nei paraggi della tua questione ultima. Ma mi sono fermato un po' prima perchè, comunque sia, anche un'eventuale risposta esplicativa ( non certo da parte mia) alla tua domanda ultima non farebbe altro che reiterare all'infinito il quesito.

il 29/05/2022 alle 15:31

Invece tu, Romeo, hai sostanzialmente glissato sull'argomento, ma come sempre in maniera molto elegante, facendomi apprezzare versi che non conoscevo.

il 29/05/2022 alle 15:36

Mirkierito, il tuo suggestivo excursus lascia intravedere scenari affascinanti che sarebbe interessante esplorare. Ma non è questo lo scopo del mio scritto. Io ho solo voluto manifestare l'urgenza interiore di avere una risposta qui e subito alla madre ( forse non l'unica) di tutti i quesiti.

il 29/05/2022 alle 15:47

Bene Ben, ciao caro.

il 29/05/2022 alle 18:11

Forse il Big Bang è avvenuto dentro di noi, quando siamo nati. Prima c'era qualcosa che si chiama mistero e dopo? Ancora mistero...e il naufragar m'è dolce in questo mare.

il 30/05/2022 alle 08:41

Sì, Vincent, ognuno di noi è un po' come una singola frequenza nell'analisi di spettro: un momento di picco, ma prima e dopo il nulla.

il 30/05/2022 alle 15:14