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Pubblicata il 28/05/2022
ho procacciatore un prosciutto di Praga al peperoncino ad un pastore protestante portoghese di una parrocchia di un piccolo paese della Polonia. Per ringraziamento, si premurò di procurarmi una portentoso pomata contro i pidocchi e delle pinne di pesce palla in polvere per i parassiti delle piante di pere passacrassane. Però, che bel pensiero! La cosa mi fece molto piacere e così festeggiai con un pranzetto da Peppe il pescatore a base di polpette di polipo alla paprica, poveracce al prezzemolo, paccheri di Positano con petali di petunia, una purea di pesche al Porto e del  buon passito di Pantelleria.
poi, preso da improvvisa paturnia, mi iscrissi ad un corso di parapendio di cui non avevo alcuna preparazione. Dopo un paio di prove pilotate, preso da pressante protagonismo, anche per la presenza di una procace paracadutista peruviana con un piercing alle palpebre, mi lanciai dalle pendici dei monti Peloritani con sprezzo del pericolo ma, purtroppo, precipitai pesantemente a piombo sopra un campo di papaveri procurando i una botta al piloro e una distorsione al piede. Mi portarono in un poliambulatorio dove mi prestarono le prime cure con una prognosi di un paio di giorni con delle pastiglie di permanganato di potassio e della pomata ai semi di pistacchio trattati al polonio impoverito. Oh, povero me!  Passata questa penosa esperienza, ritornai nel mio piccolo pied- a - terre ai Parioli bevendo del prosecco con patatine, dei bicchierini di Pampero e ascoltando a palla dei pezzi particolari di un polistrumentista dei Pirenei accompagnato da un coro di alpini del Piave ubriachi dopo un raduno di penne nere. Prosit!
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