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Pubblicata il 25/05/2022
Non l'ho deciso
forse è il modo di correre
(e impazzire)
del mio cuore teso
il mio mondo nervoso
devo scrivere
me lo dettano le vene
fiumi e non li posso trattenere
argini fragili si piegano
all'onda violenta
di inchiostro sanguigno
urgenze d'anima
(non si spiegano)
non posso non ascoltare
il fremito e la voce interiore
non posso ignorare
il canto della parola
quasi mi fosse figlio
piangi, ridi, scrivi!
me lo dettano le vene
non ho detto che lo voglio
ma sento un fiore
dolce, benigno
che nasce ogni volta
e la morte che muore
sorpresa, travolta
sento l'atto che mi libera
impetuoso
generoso
anche nel foglio strappato
del resto non posso scegliere
il mio sopravvivere.

succede, non si cura se mi conviene
me lo dettano le vene.
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Vibrante

il 25/05/2022 alle 20:37

Grazie a tutti, un saluto

il 25/05/2022 alle 23:18