L'infelicità
ha vergogna di sé.
Non si mostra agli altri.
Anonima
convive con gli eventi
dei giorni
mostrando il negativo
di foto istantanee e di ritorni.
Si nasconde
nell'allegria di tanti
e a tanti incensa
larghe strade di accadimenti.
Si dibatte come preda
presa dalle spire
della quotidianità
e da essa riemerge
per piangersi addosso
instancabile
nella sua ricercata sedentarietà.
Condimento di arrivi
mai andati a buon fine.
L'infelicità sottovaluta
della vita le stime.