PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/03/2022
ho angariato in un hangar
un ungherese con l'unghia incarnata che rompeva ghiande e gherigli sopra un gradino di graniglia delle isole Grenadine.
era Agosto nel giorno di Sant'Augusto
e mi angustiai a tal punto che persi perfino il gusto e ciò non è molto giusto.
così ho contattato una ucraina di origine anglosassone che vendeva angurie ad Agadir ed era stata aggredita da un agricoltore di Agropoli dai modi poco aggraziati, per una questione di una partita di granaglie da esportare in Groenlandia. Con uno sguardo agghiacciante lo agguantai come una ghianda e, percuotendolo sulla groppa e sul gargarozzo, lo ridussi come un pezzo di groviera.
È basta con queste angherie!
andrò al bar da Agrippina a bermi una  bella grappa con un piatto di granceole di Grado... che vita agra!
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)