E' giunta in punta di piedi
con un refolo di vento stamattina
bussando gentilmente alla mia finestra.
era di fiori e di profumo di boschi vestita.
“Finalmente ti ho trovata” m' ha detto
“l' altra tua casa, alla stazione, l'ho trovata in abbandono,
sbarrata per sempre. Ho inteso ti fossi trasferita”.
e con un sorriso cortese: “Non mi lasci entrare? Sai bene chi sono”
“Certo, ti puoi accomodare”.
“Da ragazza sempre m'accoglievi con allegrezza.
ora nel tuo sguardo leggo l'ombra disillusa della tristezza”.
“Mia dolce amica, compagna di Zefiro,
chi ho tanto amato e perduto
mi è rimasto nel cuore e nel respiro...
i miei cari li troverai tutti al camposanto.
ecco perchè, mentre mi porgi un ramo in fiore di ginestra,
nei miei occhi puoi leggere solo
l'amarezza della solitudine e del rimpianto
e in un silenzio desolato ti ho atteso alla mia finestra”.
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