PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/04/2003
Non ho mai guardato
le carte geografiche
e i portolani:
Hanno solo mare,
mare
la dove io so
che c'è terra.
Da quando sono uscito
dalle Colonne d'Ercole,
sfidando lo scherno
dei bempensanti,
accompagnati
solo dalla follia
del mio sogno,
non c'e stato
altro che acqua
e cielo,
per tenere accesa
la speranza.
Palos
è così lontana,
ormai,
giorni,
forse mesi di navigazione
e questi
piccoli segni,
vento mite,
uccelli di costa,
rametti in turbine
accanto alla nave,
mi fanno fremere di
emozione,
aspettando
la sentinella
sull'albero maestro
e quel grido
che mi faccia
esplodere il cuore:
" Terra, terra,
vedo terra... "
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Da Omero a Colombo e poi oltre... il mito di Ulisse , con il suo desiderio di conoscenza , ha animato i grandi navigatori. Mi par di sentire le vibrazioni del cuore nel perseguire un "folle" desiderio. Che sensazione di immensa gioia! MR

il 09/04/2003 alle 14:15

la leggo come un viaggio verso un nuovo amore ... lo hai trovato???
allora .... toccalo!!!!

sei fantastico ... come sempre!!
ora mi imbarcoooooooooo
Cristiana

il 09/04/2003 alle 14:38

E' il fascino del navigatore inviso ai benpensanti, che è la prosopopea del viaggio che compiamo nel tentativo di realizzare i nostri sogni, anche quelli più impopolari. Credo di aver capito la natura della tua fonte di ispirazione perchè anche io ho scritto una poesia molto simile alla tua, deidicata a Caboto.
Bravo.
Ciao.
Andrea.

il 09/04/2003 alle 14:50

splendente di sogno e di realta'...non so dirti altro:luna

il 09/04/2003 alle 16:31

E' vero... quando si parte ci si lascia sempre dietro qualcosa per andare alla ricerca di qualcos'altro che non si conosce, e sempre il desiderio di conoscenza è superiore alla paura... Grazie per il bellissimo commento. Ciao.
Michele

il 09/04/2003 alle 17:08

Quella che hai proposto potrebbe essere un'interessante chiave di lettura, ma a me importava mettere in luce come il desiderio di conoscenza sia superiore alla paura e, quasi, " obblighi " ad andare... grazie per il bellissimo commento. Ciao.
Michele

il 09/04/2003 alle 17:11

Si, la fonte di ispirazione e anche il motivo per cui ho scritto questa lirica è proprio quello che hai detto, il coraggio di credere nei nostri sogni e, ancor più, il coraggio di provare a realizzarli... grazie per il bel commento. Ciao.
Michele

il 09/04/2003 alle 17:13

La tematica del " dover andare ", più forte di qualunque paura, ha ispirato questa mia... grazie per il gentile commento. Un bacio.
Michele

il 09/04/2003 alle 17:15

è quasi come ... imparare a vivere ... non credi?

ancora ciao
Cristiana

il 09/04/2003 alle 22:11

è un bel tornare il tuo sul mito eterno dell'uomo e il mare...è descrizione intensa di un uomo perso nella ricerca estrema...e poi un grido...per me donna di mare un'emozione in più...unbaciodiseta cri

il 10/04/2003 alle 00:16

Certamente, è proprio come imparre a vivere. Ciao.
Michele

il 10/04/2003 alle 17:24

E' una poesia in cui volevo evidenziare il coraggio di credere alle proprie idee e ai proprii sogni, a dispetto di tutto e di tutti... grazie per il bellissimo commento. Un bacio.
Michele

il 10/04/2003 alle 17:26