Con stessi occhi
scrutanti, distanti
allontanando vicini
ricordi lontani
nei quali, immerso
già perso, dentro
nel muoversi
a stento, fermo
con forza risveglio
l'orgoglio
che il tempo
in sequestro
mi ha preso
e in rilascio
ha voluto
il mio volto
coperto
e lo sguardo
rivolto nel vuoto
che assente
non lascia capire
per cosa si vive
fin quando
la vita ti uccide
e la morte
guardandoti
piano, di lato
lontana sorride