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Pubblicata il 08/04/2003
Sangue che sprizza
per mina assassina
Bevo del vino

Dedicata a Walter e ai mostruosi e crudeli Occidentali che dalle loro tavole imbandite osservano il crudo spettacolo della morte che dilania.

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solo al mondo,
nulla è me,
anch'io sono vero....

il 08/04/2003 alle 15:10

Grazie, Domenico, per il tuo commento, ma non ne capisco il significato: puoi spiegarmi ?
Ciao.
Andrea.

il 08/04/2003 alle 15:35

Caro Occam, se fosse stato per noi avremmo deciso la botte piena e la moglie ubriaca !! La Storia, purtroppo, è ben altra cosa...
Ciao.
Andrea

il 08/04/2003 alle 15:50

è il pensiero del tuo uomo occidentale...

il 08/04/2003 alle 18:03

Ok...ma la frase: anch'io sono vero...cosa significa ? Il tuo pensiero mi sta incuriosendo...
Andrea.

il 08/04/2003 alle 18:10

Utopia...utopia...giusta osservazione ma fai utopia!
Te lo dico con sincerità senza aggressività....purtroppo siamo occidentali, molti di noi (credo la maggioranza) sono per la pace e penso che nessuno di noi con un briciolo di decorosa intelligenza, voglia guardare ciò che accade come fosse un telefilm bevendosi tranquillamente un bicchiere di vino....
Dimmi se sbaglio a non credere che quà ci siano tali personaggi.

Un caro saluto

Hola
Marco

il 08/04/2003 alle 18:39

Purtroppo, caro Marco, le scene che vediamo, ce le forniscono i telegiornali che notoriamente vanno in onda all'ora di pranzo. Quindi tutti noi, mentre ci gustiamo il nostro pranzo e il nostro Chianti, osserviamo le scene truculente di questa guerra fra una lacrima di compassione ed un sorso di vino. Ma le nostre lacrime, Marco, sono lacrime di coccodrillo. Quel vino che sorseggiamo, quel benessere di cui godiamo, è ottenuto anche grazie alle guerre che disprezziamo.
Un caro saluto
Andrea.

il 08/04/2003 alle 22:14

In qualche commento anche io ho notato il cinismo nostro di goderci la guerra in tv mentre altri muoiono sul serio.
Penso sia ora di finirla di vedere chi sia più sadico o masochista e di scrivere "finte" poesie sulla guerra che una cosa seria dove si muore per davvero.
Il mio è solo un modo civile di chedere Silentium per un verso e Presente! per l'altro.
Grazie
Nemoprofeta

il 08/04/2003 alle 22:18

Walter, è quello che NOI TUTTI in fondo alla nostra anima in realtà, pensiamo e il nostro stile di vita ne è una vivida testiomonianza, oltre l'istintivo e immediato moto di compassione. L'esercizio che mi proponi è interessante e suggestivo, ma non cambia i fatti nella sostanza. E' perfettamente umano provare compassione per la morte di cui hai un esperienza più o meno diretta, ma non significa niente: siamo quello che siamo grazie al fatto che molti innocenti sono morti, continuano a morire e molto probabilmente moriranno in futuro. L'unica via di uscita, Walter, è NON ESSERE PIU QUELLO CHE SIAMO...

..a noi la scelta...

Con stima e amicizia
Andrea

il 08/04/2003 alle 22:20

Ti devo dire, caro Ernesto che fra cinismo e ipocrisia preferisco senza ombra di dubbio il primo. Quanto meno ho il coraggio di osservare in faccia il mio egoismo. In quanto alle 'finte poesie' ti posso dire che non ho mai preteso di presentare questi miei pensieri, come poesie. Mi sono sempre limitato ad imporli la forma metrica dell'haiku, ma se ci hai fatto caso non scelgo mai la categoria (del resto non lo faccio mai) Se poi questo è un sito di sole poesie, allora che lo staff si ponga come garante del 'purismo poetico' secondo criteri da lui scelti e mi censuri. Io penso, Ernesto, che parlare di guerra e delle sue conseguenze è parlare di esperienze che hanno a che fare con l'uomo e con il mondo e se queste, come dici tu, sono cose serie, non vedo come si possa considerare di cattivo gusto, scrivere di cose serie.
Andrea

il 08/04/2003 alle 22:39

La radice del male, Tiadal, è il nostro benessere: questo è il senso del mio pensiero. Versare lacrime che lavino la coscienza non serve a niente. Abbiamo due strade: accettare il benessere con la guerra e la morte che ne sono sorelle o rinunciarvi. Tenersi i soldi, ma accusare di immoralità il ladro che ce li ha regalati è a mio avviso un atto di ipocrisia. Io credo che in realtà il mio e il tuo modo di pensare non siano cosi dissimili.
Andrea,

il 09/04/2003 alle 00:05

mi viene da dire meno male che sono astemia...però non è un alibi che regge...purtroppo...un bacio amico mio e che sia di pace...cri

il 09/04/2003 alle 00:16

visto che, il cinismo è il tuo pane quotidiano e che pensi che il nostro modello di vita odierno, giustifichi tutto quello che sta succedento, non avrai dicerto neinte in contrario, se qualcuno venisse in casa tua a rubarti, oh... ma che dico!, a perndere in prestito i tuoi avere, se ti opponi a darti anche una bella accoltellata, infondo avevi qualcosa che gli interessava, è legittimo che si comporti così!

il 09/04/2003 alle 01:10

Grazie, Cri. Hai capito perfettamente il senso della poesia.
Un bacio.
Andrea.

il 09/04/2003 alle 08:44

la realtà è comune a chiunque....tutti uguali tutti reali,nulla più deòl disegno di verità...

il 09/04/2003 alle 18:18