L’ombra
08/04/2003
di AnimaMaledetta
Ah dove fuggi, poeta?
Non v’è scampo.
Ho tentato di scacciarti con ogni mezzo
ma tu ombra mi incalzi da ogni parte,
volete me,
non avete altro nemico che oscurare la mia luce.
Vorresti costringermi a mutare,
a vivere nel buio.
Perché non mi permetti che il tempo che mi resta da vivere,
lo trascorra come meglio mi piaccia?
Che vuoi ombra?
Provare la mia debolezza, consumare la mia esistenza,
vuoi ridurre la mia libertà in un uomo vinto,
impaurito, che l’angoscia sia mia amica,
e giacere in balia del vento dentro il rombo del mare infuriato.
Ombra tu avanzi,
neanche il mio pensiero riesce a frenarti,
riesco a stento a riposare, per un’ora sola a notte.
Sarò così forte da resisterti?
Cara ombra,
non sottovalutarmi,
il dolore e le lacrime mi hanno forgiato,
reso più forte.
Prendi quello che vuoi, ti cedo la mia proprietà di tutte le mie cose,
soltanto dalla mia mente voglio che stii lontano,
lasciami cantare la mia passione,
scrivere le mie poesie.
Poeta…accendi la luce,
illumina i tuoi occhi, fai filtrare per una cava fessura,
una scintilla di luce e giungere come scritti dai tuoi amici poeti.