PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/02/2022
Se Covid mi prendesse, improvviso e rapace,

non vorrei che sciacalli si cibassero del miele

dei miei sentimenti…

delle carni tenere dei miei sogni…

se ne pascerebbero gli ignavi

che nulla hanno mai intentato

per dare corpo alle loro idee…

se ne stavano lì, sul limitare delle ore

a spiare i miei gesti e le mie parole…

tendevano il laccio alla mia caviglia

appesantita dal lungo peregrinare…

loro sulla soglia stavano a guardare

con le tasche piene di vento

con l’occhio annebbiato dalla trave,

con un morboso desiderio nel cuore….

in quanti hanno spiato i miei passi,

in quanti si sono smarriti

sulle mie labbra lucidate di poesia

in quanti hanno anelato ad uno sguardo

che incendiasse i loro inguini di paglia e fieno…

ma se morte mi rapisse improvvisa e rapace

non vorrei che sciacalli si cibassero della mia anima

che ha conservato nonostante le stagioni

la purezza del fiocco di neve

quando si posa sul mandorlo in fiore…

----------------scritta quando imperversava il virus
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Meno male abbiamo superata anche questa tremenda stagione, comunque non abbassiamo ancora la guardia e proseguiamo passo passo come sinora, non tutto è passato, e ancora non conviene cantare vittoria, con stima Tonino

il 23/02/2022 alle 07:17

Non canto vittoria Tonino, questo era il mio testamento spirituale nel caso fossi morta. Grazie amico.

il 23/02/2022 alle 08:01

Non temere Anna la poesia ci rende immortali e impenetrabili ai virus ! Un abbraccio.

il 23/02/2022 alle 10:25

Gli sciacalli non possono rubare la poesia. Ciao.

il 23/02/2022 alle 13:41

Renato, grazie per la tua rassicurazione. Voglio crederci!

il 24/02/2022 alle 09:25

E' vero Mitri, ci hanno provato, ma io scrivo ancora poesie. Grazie, un caro saluto.

il 24/02/2022 alle 09:25

Genziana, grazie per il tuo commento. Ciao.

il 24/02/2022 alle 09:26