PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/02/2022
Di nuovo neve
Nell’aria frizzante
l’alone della luna
tra due dita di nuvole
tradisce l’odore delle ombre.
Nel ventre del vicolo
lo sfascio della transenna
rende l’orizzonte claustrofobico.
Però c’è più spazio
o solo più vuoto.
Manca qualcosa
Con un tuffo al cuore
mi rendo conto che non ci sei più
Per un attimo penso che
tu sia scivolato nel fiume
come la Marinella di De Andrè
ma prima di primavera
Pensiero stupido
Gli alberi non scivolano
non scappano
non si muovono
però spariscono
Qualche passo più in là
tra una ruspa e dei tubi di plastica
radici enormi
giacciono sopra il prato
e si protendono
senza più guadagnarlo
verso un cielo
riverso e livido
che asettico resta a guardare
tanta vita morire.

resta nei miei occhi il ricordo dei tuoi rami. Braccia grandi ed aperte da padre. Sapevi amare e proteggere, uccellini e pensieri, i miei.
Questa città non merita bellezza.
Se solo fossi passata prima saresti ancora qui o saremmo assieme sul prato a ridere dell'accidia del cielo.
Ciao papà, mi hai lasciata qui da sola per la seconda volta.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (5 voti)

Se solo fossi passata prima... Struggente quanto straordinaria! Vedo quelle radici in cielo! Un abbraccio sincero, 00jl.

il 17/02/2022 alle 19:26

Commovente testo che rende partecipe del tuo soffrire...

il 17/02/2022 alle 20:59

Malinconica ma profonda nella sofferenza, un Padre non abbandona mai ma vigila su i suoi gioielli lasciati nella materia te lo garantisco il mio e' morto che avevo due anni e di tanto riesco a vederlo ma tutto si svolge in silenzio forse perche' non lo mai sentito parlare ma va bene cosi.Un Salutone

il 17/02/2022 alle 23:25

L'albero padre. In un modo abbastanza asciutto si mette in evidenza come le cose, le persone, possano sparire senza preavviso, quelle radici che giacciono sopra il prato dimostrano la crudeltà di una vita che va avanti senza farsi il minimo scrupolo dei nostri sentimenti.

il 18/02/2022 alle 07:26

Sir. Sì. Se solo fossi passata prima... GRAZIE per aver visto le radici in cielo.

il 18/02/2022 alle 08:32

Vir, caro, I tuoi commenti sono poesia, sempre. Grazie a te per gli spunti di riflessione e mi scuso per le emozioni forti e ruvide che ho riversato e che sono passate tramite questo scritto.

il 18/02/2022 alle 08:35

Gabriela, grazie per la tua empatia, qualità sempre più rara.

il 18/02/2022 alle 08:37

Caro Gpaolocci, è vero ciò che scrivi: un padre non abbandona mai. Ma i bambini, quando non hanno più braccia dove ripararsi, si sentono soli

il 18/02/2022 alle 08:39

Caro Vincent, grazie per la tua disamina. In questa mia tutto è scritto e non ha nulla di poetico o metaforico e lascia poco all'immaginazione e alla libera interpretazione, che è la parte più bella delle poesie contemporanee. È solo la trasposizione su carta di quanto ho visto e provato tornando a casa da una stradina che costeggia un torrente della città. Non ci passavo da un po' di giorni e tra una testa di un passante e un'altra mi sono accorta del buco nel cielo, del vuoto. Sgomento e rabbia. Poi, quando ho visto lo scempio delle radici lasciate come un trofeo di caccia sul prato, ho pianto. Perché in quell'albero ritrovavo quotidianamente la forza, la grandezza e l'amore di un padre. Passavo in bici veloce e lui era lì a dispensar bellezza.

il 18/02/2022 alle 08:51

:(

il 20/02/2022 alle 16:54

... e per quale motivo lo hanno abbattuto? hai ragione ad essere arrabbiata; ed avevo letto bene! Gli alberi, sopratt quelli grandi, maestosi... danno una sensazione di sicurezza; io non ci credevo ma una volta ho provato ad abbracciarne uno; beh... non mi sono mai sentito così protetto come in quel momento. Come gli alberi mi affascinano le montagne; madò... come siamo piccoli di fronte alla natura; piccoli in ogni senso.

il 21/02/2022 alle 19:52